Cristo realizza la sinodalità. Occasione di crescita per formazione liturgica e celebrazioni

Il Sinodo è un’occasione di crescita nella formazione liturgica e nel celebrare con cura. Esigenza emersa dagli Spazi di dialogo

Cristo realizza la sinodalità. Occasione di crescita per formazione liturgica e celebrazioni

«L’eucaristia è la fonte stessa della dimensione sinodale in quanto la parola “sinodo” significa “camminare insieme”, “strada fatta con”: la messa è la prima sorgente per rendere “sinodale” la Chiesa in quanto i credenti, da questo sacramento, traggono l’origine della comunione, dell’unità». Don Gianandrea Di Donna, direttore dell’Ufficio diocesano per la liturgia, sottolinea che «la sinodalità della Chiesa non avviene attraverso una comunanza di idee, ma è in Cristo che si realizza per mezzo della sua Pasqua che si compie attraverso l’eucarestia». È con queste motivazioni che la Chiesa di Padova pone grande attenzione all’aspetto liturgicorituale delle celebrazioni nelle parrocchie, durante il cammino del Sinodo. La liturgia è infatti uno dei 14 temi su cui soffermarsi e in esso viene ribadita la necessità che «la messa sia curata ed essenziale perché l’eucaristia è il dono d’amore del Signore che costituisce il nostro essere credenti e ci rende comunità». Don Di Donna afferma che «il senso del lavoro sinodale è quello di condurci ad appropriarci di alcuni elementi fondamentali della liturgia cristiana ispirati dalla teologia del Concilio Vaticano II e di applicarli, perché non ancora sufficientemente vissuti dalle comunità, nella liturgia domenicale». Con questo si tratta di dare inizio a delle “buone prassi” indicate come tre “segni” dell’eucaristia, che possono essere degli obiettivi concreti da raggiungere «secondo il criterio della gradualità» nelle parrocchie durante questo periodo sinodale. Questi tre segni – vissuti nella celebrazione di apertura del Sinodo diocesano – sono presentati nello Strumento di lavoro che è in mano a tutti i “sinodali”. Il primo segno riguarda il libro dei Vangeli (evangeliario): «È bene che entri nell’assemblea liturgica come segno di Cristo, con la processione d’ingresso oppure già intronizzandolo sull’altare»; Il secondo è la colletta dell’offertorio «per le esigenze della parrocchia e per le persone povere e fragili», organizzata secondo tempistiche definite. Il terzo segno: la comunione degli infermi distribuita dai ministri straordinari la domenica, perché «l’eucaristia celebrata diventa comunione concreta con le membra fragili e sofferenti del popolo di Dio». Nello Strumento di lavoro sono presentate, inoltre, altre possibilità per collegare la preghiera personale e comunitaria al Sinodo.

Incontri sul percorso liturgico

Per entrare nel percorso liturgico durante il Sinodo e per presentare e approfondire i tre “segni” dell’eucaristia, l’Ufficio diocesano per la liturgia sta predisponendo degli incontri vicariali per accompagnare le comunità. Invitati i presbiteri e un referente del gruppo liturgico o responsabile della liturgia.

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