Diaconi, nuova scuola di formazione triveneta

È stata inaugurata sabato 11 gennaio a Zelarino, Venezia, la nuova Scuola triveneta di formazione al diaconato permanente. Una scuola che è il risultato di lavoro di comunione e confronto fra quindici diocesi del Triveneto. Un percorso iniziato sei anni fa con il fine di trovare  percorsi di valorizzazione del ministero diaconale e proporre una formazione che sia il più possibile uniforme in tutte le diocesi. Una novità assoluta in Italia, ma anche nel panorama europeo, per una figura che diventa sempre più importante nelle comunità parrocchiali.

Diaconi, nuova scuola di formazione triveneta

È stata inaugurata sabato 11 gennaio a Zelarino di Venezia la nuova Scuola triveneta di formazione al diaconato permanente. Una scuola che è il risultato di un lento e fecondo lavoro di comunione e confronto fra le Diocesi del Triveneto. «È un  cammino nato dalla collaborazione di ben quindici diocesi – spiega mons. Dino Bressan, coordinatore della Commissione per il diaconato permanente della Conferenza Episcopale Triveneto – Un percorso iniziato sei anni fa, fatto di incontri e confronti con il fine di trovare un cammino comune per cercare di individuare percorsi di valorizzazione del ministero diaconale e proporre una formazione che sia il più possibile uniforme in tutte le Diocesi».

L’evento è stato l’avvio formale della scuola promossa dalla Conferenza episcopale regionale in piena collaborazione con la Facoltà teologica del Triveneto e che per il primo anno avrà sede a Zelarino. «L'istituzione di questa scuola triveneta – chiarisce don Raffaele Gobbi, delegato vescovile per il diaconato permanente nella Diocesi di Padova – è una novità assoluta, il primo esperimento in Italia. È una formazione teologica pensata per agevolare i candidati al percorso di diaconato che al momento seguono i corsi all’Istituto superiore di scienze religiose di Padova, con lezioni pomeridiane, oppure a Vicenza con orario serale. Gli impegni familiari e quelli lavorativi però spesso rendono difficile la frequenza con questi orari».

I corsi nella neonata scuola si tengono invece nei fine settimana, sabato e domenica, una volta al mese per dieci mesi con l'aggiunta di una settimana di residenza all’anno nel periodo estivo. Gli esami sono riconosciuti dagli Istituti superiori di scienze religiose. «Una formazione teologica specifica – continua don Raffaele – che si accompagna però anche a momenti di confronto e condivisione: la permanenza nei weekend e poi la settimana residenziale offrono un'opportunità in più ai diaconi in cammino di formazione, perché possono così condividere non solo le lezioni teologiche, ma anche momenti di preghiera e formazione spirituale».

Gli aspiranti al diaconato sono accolti nel cammino formativo dopo discernimento e solo su presentazione del parroco. Il loro servizio è arricchito anche dall’esperienza lavorativa, che continuano a svolgere, e dalla presenza di una famiglia. Molti di loro infatti sono sposati: «La neonata scuola – conclude mons. Bressan – avrà indubbi benefici proprio per i diaconi che hanno un lavoro, permettendo loro di frequentare i corsi con serenità. Non solo, una scuola unitaria, con un percorso uniforme sia da un punto di vista teologico che spirituale, per Diocesi diverse, permette uno scambio e un interscambio che sarà sicuramente molto arricchente».

Attenzione per una figura sempre più importante

Il ministero del diaconato rimane di strettissima attualità: se n'è parlato nel Sinodo dell’Amazzonia, in maniera innovativa, proponendo di concedere l’ordinazione sacerdotale ai diaconi permanenti, anche sposati, purché siano «riconosciuti dalla comunità» e «ricevano una formazione adeguata per il presbiterato» e si è parlato anche di diaconato delle donne, tema sul quale papa Francesco aveva istituito una Commissione di studio.

«La scuola del Triveneto, specifica e strutturata proprio per i diaconi – afferma don Raffaele Gobbi – è segno di grande attenzione verso questa figura sempre più importante nelle nostre comunità parrocchiali. Mostra un bel sentire da parte delle Diocesi che hanno deciso di investire insieme in formazione. Ed è un ulteriore passo avanti nella strada della collaborazione fra Chiese». La formazione prevede temi propri del ministero diaconale, una parte strettamente teologica e l’aspetto pastorale, il servizio che i diaconi svolgono in parrocchia.

Sabato 18, open day al Barbarigo

Sabato 18 dalle 15 alle 17 il Barbarigo apre le porte per offrire informazioni sui vari indirizzi di studio e sulle caratteristiche della scuola diocesana attraverso dialoghi con preside, professori, genitori, alunni ed ex allievi.

Famiglie affidatarie e adottive

Sabato 18 a Casa Sant'Andrea a Rubano si tiene il secondo incontro di spiritualità e fraternità delle famiglie affidatarie e adottive. Il tema scelto è "Alla maniera di Dio. Gli atteggiamenti educativi suggeriti dalla Scrittura".

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