Due giovani testimoni dei giorni nostri innamorati di Dio e dell’Eucaristia. Carlo, Sandra e Gesù

Due giovani testimoni dei giorni nostri innamorati di Dio e dell’Eucaristia. Carlo Acutis e Sandra Sabattini rappresentano due esempi di come l’adorazione possa aprire concreti sentieri di risposta alla chiamata che il Signore rivolge a ciascuno di noi

Due giovani testimoni dei giorni nostri innamorati di Dio e dell’Eucaristia. Carlo, Sandra e Gesù

Guardàti e chiamàti. Lasciarsi guardare e sentirsi chiamare. È un’esperienza che leggiamo più volte nel Vangelo. Il giovane ricco (Mc 10,21), Zaccheo (Lc 19,4-5), Pietro (Gv 1,42) si sono sentiti chiamati a partire dallo sguardo di Gesù che si è posato su di loro. Esperienza che avviene anche nell’adorazione eucaristica: il Signore Gesù Eucaristia è lì davanti a te, tu lo guardi, lui ti guarda, ti lasci guardare da lui e intuisci che quello sguardo chiama a un di più: a mettersi in gioco, a donarsi, a seguirlo. Leggiamo questo movimento anche nei due beati Carlo Acutis e Sandra Sabattini. Carlo Acutis, quindicenne di Monza proclamato beato due anni fa, diceva: «L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo». Questo adolescente, appassionato di informatica, sentiva una profonda attrazione per l’ostia consacrata, per lui segno fortissimo di una relazione con Gesù vera e reale. L’Eucaristia diventava provocazione a uno stile di
vita diverso da quello dei suoi coetanei, fino a sentirsi chiamato ad azioni concrete di carità. Andava tutti i giorni a messa e da qui nasceva la preghiera per gli altri ma anche il gesto di portare cibo e soldi della “paghetta” settimanale ai poveri e i senzatetto del suo quartiere. Dall’amore per l’Eucaristia era nato in Carlo il forte desiderio di far conoscere il più possibile quella sua preziosa “scoperta”, quella «fonte di grazia di cui nessuno approfitta». Ne parlava ad amici e compagni di scuola, arrivando a impiegare il proprio talento informatico nel progettare e realizzare una mostra sui miracoli eucaristici. Sandra Sabattini, ventiduenne di Rimini proclamata beata l’anno scorso, ha vissuto con il suo fidanzato un cammino di condivisione con i poveri, una vita essenziale e sobria, la ricerca del volto di Dio attraverso la preghiera silenziosa e comunitaria, fatta di Parola di Dio e di adorazione dell’Eucaristia. Nel suo diario condivideva un passaggio della sua adolescenza, una scelta di fondo radicale: «Cosa voglio dalla mia vita? Ovvero cosa vuoi Tu dalla mia vita? Per ora posso dire solo questo: scelgo Te. Credo che la mia scelta, man mano che passa il tempo si stia consolidando. Ora è giunto il momento di accettare tutto il Cristo e cambiarmi radicalmente». In quel periodo partecipava a tutte le attività del suo gruppo parrocchiale e mostrava già una grande sensibilità di fede: si ritirava spesso in adorazione nella cripta della chiesa. In Carlo e Sandra abbiamo esempi attuali di come l’adorazione eucaristica possa aprire concreti sentieri di risposta alla chiamata che Gesù fa a ciascuno di noi. Lo potrebbero testimoniare coloro che giorno dopo giorno frequentano la chiesa di Santa Lucia a Padova, ma anche i giovani della Scuola di preghiera che una volta al mese si ritrovano in Seminario per nutrirsi di Parola e di Sguardo di Gesù Eucaristia, uno sguardo che affascina, uno sguardo che chiama.

don Mattia Francescon
Direttore Ufficio di Pastorale delle Vocazioni e Comunità Vocazionale Casa Sant'Andrea

Nella chiesa del Corpus Domini, 24 ore su 24

Nella chiesa del Corpus Domini a Padova, in via Santa Lucia 42, si tiene l’adorazione eucaristica perpetua 24 ore su 24. Informazioni e adesioni: 393 2525853, www.adorazioneperpetuapd.it, pd.adorazioneperpetua@gmail.com

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