È l'ora di agire. Il 7 settembre convegno di Ufficio di pastorale della scuola e Fism "Le marginalità al centro. Tra sfide e opportunità"

Oggi sono tante le cause della povertà educativa: da quelle economiche a quelle sociali e tutte rappresentano un vero ostacolo ai percorsi di crescita e di futuro per le giovani generazioni. Per questo l’Ufficio diocesano di pastorale per l'educazione e la scuola della Diocesi di Padova e la Federazione italiana scuole materne (Fism) Padova hanno deciso di dedicare a questo tema l’edizione 2019 del convegno interdisciplinare rivolto al mondo degli insegnanti e degli educatori che si tiene il 7 settembre dalle 8.45 alle 18 presso il teatro dell’Opera della provvidenza sant’Antonio di Sarmeola di Rubano (Pd).

È l'ora di agire. Il 7 settembre convegno di Ufficio di pastorale della scuola e Fism "Le marginalità al centro. Tra sfide e opportunità"

"Le marginalità al centro. Tra sfide e opportunità" è il titolo dell’edizione di quest’anno di un appuntamento diventato ormai una "tradizione" e che, a pochi giorni dall’apertura delle iscrizioni, vede già quasi 700 iscritti.

«Durante l’anno scolastico – spiega don Lorenzo Celi, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale dell’educazione e della scuola – mi sono state raccontate situazioni di difficoltà che fotografano condizioni di disagio sociale, economico e culturale delle famiglie del nostro territorio che non ci aspetteremmo. Ci sono genitori che in fase di separazione si contendono i figli come "pacchi" o che hanno perso il lavoro e non possono comprare i libri o ancora che sono ammalati e vengono accuditi dai propri ragazzi. Condizioni di disagio che incidono sulla possibilità dei bambini e degli adolescenti di frequentare la scuola con regolarità e nel modo migliore per arrivare ai risultati che ogni studente dovrebbe avere la possibilità di raggiungere».

Al centro del convegno, quindi, ci sarà la marginalità come sfida di riscatto e di responsabilità in un’epoca in cui la povertà dei bambini e degli adolescenti rappresenta, probabilmente, il problema più grave e silenzioso dell’Italia. Il ricco programma elaborato dal comitato scientifico composto da don Lorenzo Celi, Sara Melchiori, Davide Penello e Luca Silvestri prevede al mattino – dopo i saluti di don Lorenzo Celi, di Roberto Natale, direttore dell'Ufficio scolastico territoriale di Padova e Rovigo, e di Mirco Cecchinato, presidente di Fism Padova – l’approfondimento biblico-teologico "Beati i poveri… L’annuncio di speranza per i marginali" del vescovo Claudio. Spazio poi a Francesco Samengo, presidente Unicef Italia, che entrerà nel merito della Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo (1959) e della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989). Giulio Cederna, di Save The Children, mapperà le povertà educative, il pedagogista Diego Di Masi spiegherà il significato profondo di "povertà educativa" e l’autrice e sceneggiatrice Carlotta Ercolino ("Che Dio ci aiuti! – La tv educa?") affronterà il tema delle potenzialità educative della televisione e dei mezzi di comunicazione.

«Nel pomeriggio – racconta don Lorenzo – cercheremo di far emergere alcune proposte già avviate in Italia che possono essere considerate buone pratiche da replicare sul nostro territorio». Dall’esperienza del Mercato sonato di Bologna (con Francesca Tiberio di Caritas Bologna e Giovanni Pedrazzoli della scuola di musica Senza spine) alla Comunità di Sant’Egidio (con Evelina Martelli); da Caritas Padova (con Daniele Salmaso) fino ad Artur – Adulti responsabili per un territorio unito (con Maria Luisa Iavarone). Gli ultimi due interventi faranno il punto sul perché investire sulla lotta alle povertà educative (con Simona Rotondi dell'impresa sociale Con i bambini) e sul superamento della marginalità (con Cinzia Canali della Fondazione Zancan).

«Il convegno è rivolto a tutti gli insegnanti, non solo a quelli di religione – prosegue don Celi – È però importante sottolineare che oggi gli insegnanti di religione svolgono un ruolo importante nell’intercettare i disagi e i bisogni educativi dei ragazzi perché, nello svolgimento del loro lavoro, vivono la relazione di prossimità con gli alunni che si fidano di loro».

Il convegno sarà un viaggio storico e geografico, dal globale al locale, per cogliere le radici del fenomeno della povertà educativa e le sue possibili evoluzioni; ma anche un viaggio fisico tra spazi ed esperienze di povertà che hanno trovato opportunità di emancipazione, a volte creative e diffuse, valorizzando reti nel territorio e incroci non solo tra agenzie educative, ma anche tra pubblico e privato sociale, sempre con un occhio privilegiato alla scuola.

«È finito il tempo delle semplici analisi – conclude don Lorenzo – non è più possibile fermarsi ad analizzare i problemi. Oggi è necessario costruire sinergie perché quei problemi vengano affrontati. Altrimenti rischiamo che, anche le occasioni come questo convegno, rimangano delle belle esercitazioni che fotografano situazioni per lo più tristi e prive di prospettiva o di progetti di riscatto». 

Partecipa!

Le iscrizioni al convegno "Le marginalità al centro. Tra sfide e opportunità" rimarranno aperte fino a esaurimento posti. Gli insegnanti e gli educatori che desiderano partecipare possono farlo accedendo al sito www.fismpadova.it Per informazioni, la segreteria è a disposizione tutti i giorni dalle 8.30 alle 10.30 al numero 049-8711300 (interno 1). In alternativa si può scrivere all'indirizzo segreteria@fismpadova.it

Save the children: il disagio ruba il futuro ai ragazzi

Secondo i dati dell'ultimo rapporto Save the children "Nuotare contro corrente. Povertà educativa e resilienza in Italia", i quindicenni che vivono in famiglie disagiate hanno quasi cinque volte volte in più la probabilità di non superare il livello minimo di competenze in matematica e in lettura rispetto ai loro coetanei che vivono in famiglie più benestanti. E le conseguenze sono evidenti.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)