E ora cosa affidare all’Assemblea? La presidenza del Sinodo diocesano al lavoro

Presidenza al lavoro. Sta predendo in mano le proposte elaborate dalla Commissioni di studio. Da qui nascerà il secondo Strumento di lavoro

E ora cosa affidare all’Assemblea? La presidenza del Sinodo diocesano al lavoro

Il materiale elaborato dalla Commissioni di studio è giunto alla Presidenza del Sinodo, che sarà impegnata tutto il mese di marzo per leggerne i contenuti e predisporre il secondo Strumento di lavoro, guida per l’attività dell’Assemblea sinodale da metà aprile in poi. «Come Presidenza del Sinodo abbiamo in programma più confronti con vari soggetti – spiega Francesca Bassi – Lo scopo è preparare il testo contenente le proposte che saranno discusse e votate durante le sedute dell’Assemblea sinodale. Abbiamo ricevuto ormai tutto il lavoro svolto dalle Commissioni, cioè dai gruppi di membri dell’Assemblea sinodale ai quali è stato chiesto di leggere il materiale inviato dai Gruppi di discernimento. Ogni Commissione – sono 28 in tutto, due per ogni tema – ha letto le schede relative a uno dei 14 temi del Sinodo; il loro lavoro si è svolto in tre momenti, uno di lettura personale, uno di confronto a piccoli gruppi e uno di incontro tutti insieme, per individuare le proposte, ordinarle secondo importanza e assegnarle ai quattro livelli di tipo operativo». Ciò che ha ricevuto la Presidenza del Sinodo, infatti, si presenta organizzato in quattro tipologie: proposte riguardanti le scelte pastorali che coinvolgono l’intera Diocesi; proposte per una possibile sperimentazione deliberata dall’Assemblea sinodale; proposte per una commissione specifica, approfondite da un gruppo di lavoro e deliberate dall’Assemblea; appelli con destinatari il papa, i dicasteri vaticani, il Sinodo universale. «La Presidenza lavorerà ora con lo stesso metodo utilizzato dalle commissioni: lettura personale, confronto a gruppi di quattro e una giornata interna, sabato 11 marzo, tutti insieme – prosegue Francesca Bassi – Questa giornata comincia con la messa per continuare a chiedere l’assistenza dello Spirito Santo per poter fare questo lavoro di sintesi nella logica del discernimento, a partire dalla gratitudine per la ricchezza e la bellezza del contributo arrivato da tante persone della Diocesi, di tutte le età e con le storie più diverse. Domandiamo di mantenere fede alla consegna dataci dal vescovo Claudio nella messa di indizione del Sinodo: “Per ascoltare insieme quello che il Signore ci dirà di fare”, per una Chiesa missionaria e accogliente». In questo periodo la Presidenza si confronterà e riceverà il supporto della Segreteria del Sinodo, del gruppo di esperti nominati dal vescovo e dei relatori delle Commissioni di studio. «È pronto anche un programma di incontri per comunicare l’esito del nostro lavoro a tutti i componenti dell’Assemblea in tre serate zonali che si terranno a fine marzo - continua Bassi – È difficile dire oggi come sarà il secondo Strumento di lavoro: il Sinodo è una continua fonte di sorprese. L’idea è di raggruppare le proposte per aree tematiche, una per ciascuna coppia di sessioni dell’Assemblea. Dalla lettura del materiale che ci è arrivato ci proponiamo di identificare le proposte-chiave del Sinodo, sia le più ricorrenti che quelle maggiormente in grado di rinnovare le prassi pastorali della Diocesi, secondo le linee indicate nelle tre chiavi di lettura del Sinodo: missionarietà, fraternità delle comunità e dialogo con la cultura e la vita quotidiana. Ma dobbiamo aspettare i frutti di tutti gli appuntamenti di questi giorni». Altro lavoro che sta impegnando la Presidenza è quello relativo alla definizione delle modalità di lavoro delle sessioni assembleari, secondo le indicazioni contenute nel Regolamento. «Queste saranno presentate ai relatori il 17 marzo e poi negli incontri zonali. Certamente ci sarà tempo dedicato al dialogo, al lavoro sui testi in piccoli gruppi e poi alla votazione delle proposte con i loro emendamenti. In questo periodo, inoltre, come Presidenza stiamo incontrando le parrocchie – attraverso i loro referenti – per proporre che le “chiese aperte” per la preghiera durante le sedute dell’Assemblea sinodale. Chiediamo comunque a tutti una preghiera per il lavoro intenso di questo mese di marzo».

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