È salito alla casa del Padre padre João Benedito Ferreira de Araújo, minore conventuale, già direttore della Casa di Camposampiero

Non mi è facile scrivere un ricordo di padre Joao! Personalmente ci siamo conosciuti qui a Camposampiero nel 2009, da febbraio (quando lui arrivava da Roma) a novembre, quando io sono partito per Cologna Veneta. Negli anni
successivi ci saremmo poi incontrati di nuovo qui a Camposampiero per i diversi momenti formativi cui siamo tenuti noi frati. Fra Joao era una bella persona con le migliori caratteristiche dei brasiliani: solarità, giovialità, calore, affettuosità, accoglienza, ilarità. Sapeva unire passione ed entusiasmo per il suo lavoro con la semplicità e gioiosità propria dei francescani. La sua testa e il suo cuore erano tutti per la casa di spiritualità e la sua mente era una fucina sempre attiva di nuove iniziative e proposte. Le persone si sentivano accolte e benvolute da lui, la porta del suo ufficio era sempre aperta, pronto a salutare o dare risposte se qualcuno avesse avuto bisogno. È stato lui a iniziare il gruppo dei volontari della casa per offrire un’accoglienza migliore agli ospiti, ma anche per dare una opportunità di servizio a chi per anni aveva ricevuto formazione umana e spirituale: una sorta di restituzione. Ha amato molto questa casa, gli piaceva definirsi il “custode della formazione” degli ospiti e questo era quello che più gli dava gioia: vedere le persone che entravano qui venire trasformate dell’esperienza vissuta! Pur essendo brasiliano aveva imparato ad apprezzare e ad amare l’Italia e gli italiani: giusto l’anno scorso era venuto qui a Camposampiero per ricevere la cittadinanza della sua “seconda patria”. Grazie fra Joao per quanto hai saputo e voluto donare alla Casa, agli ospiti, ai collaboratori, ai volontari. Il Dio della vita saprà ricompensare il bene che hai seminato.

fra Nicola Zuin
direttore della casa di spiritualità dei Santuari Antoniani