Eucaristia. Riproposizione di quel sacrificio che ha posto fine a tutti i sacrifici

Pane e vino sono il corpo di Gesù dato, spezzato sulla croce e il suo sangue versato nella passione. Sono morte e vita offerte per stringere una nuova alleanza tra Dio e gli uomini

Eucaristia. Riproposizione di quel sacrificio che ha posto fine a tutti i sacrifici

L’ Eucaristia è il sacramento della passione di Gesù: senza la passione il sacramento perderebbe completamente il suo senso. Andiamo con l’immaginazione nel Cenacolo: ascoltiamo e guardiamo con attenzione. Prima di tutto Gesù prende il pane, pronuncia il ringraziamento o benedizione – la preghiera che ogni ebreo pronuncia prima di mangiare – lo spezza, dice: «Questo è il mio corpo» e lo dà da mangiare ai suoi discepoli. Questo spezzare il pane ha un chiaro significato simbolico: come quel pane che ora viene spezzato dalle sue mani, così il suo corpo sarà spezzato sulla croce. Gesù anticipa con questo gesto ciò che sta per accadere e ne illustra il significato, rafforzandolo con una ripetizione, cioè le parole sul calice: «Questo è il mio sangue dell’alleanza», oppure: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue che viene versato per voi». È il pane spezzato, non solo il pane, ma proprio il pane spezzato che viene trasformato nel corpo di Gesù, perché in questo modo egli annuncia ai suoi discepoli che il suo corpo sarà spezzato sulla croce e il suo sangue sarà versato fino all’ultima goccia e che questo è il dono di amore di cui essi devono nutrirsi.

Ciò che nutre la nostra vita, ciò che noi vogliamo assimilare con il gesto significativo di mangiare e bere gli alimenti eucaristici è il dono che egli ha fatto della sua vita nella sofferenza della passione, evento che segna un nuovo rapporto tra Dio e gli uomini, una nuova alleanza: Dio non è rimasto al di fuori della nostra sofferenza e non giudica dall’alto i nostri peccati, ma si è fatto uno di noi, ha vissuto la nostra vita e la nostra morte, ha amato e perdonato fin nelle condizioni più estreme perché possiamo credere che sempre ama e perdona. Dire che quel pezzetto di pane e quel sorso di vino sono il corpo e il sangue di Gesù è giusto, ma incompleto: sono il corpo di Gesù dato, spezzato sulla croce e il suo sangue versato nella passione; sono la morte e la vita di Gesù, offerte per stringere una nuova alleanza tra Dio e gli uomini. Gli evangelisti mettono in evidenza il parallelo tra l’antica e la nuova alleanza: Gesù non solo dice che la nuova alleanza si compie “nel suo sangue”, ma è crocifisso (o muore, a seconda dei vari racconti) a mezzogiorno del venerdì, proprio mentre si immolano gli agnelli della Pasqua. Come gli agnelli innocenti sono uccisi per rinnovare l’alleanza tra Dio e il suo popolo, così anch’egli, innocente, muore testimoniando un amore che tutto perdona. D’ora in poi i suoi discepoli non offriranno più il sangue di capri espiatori, ma in memoria di Gesù ripeteranno i suoi gesti e le sue parole sul pane e sul vino per assimilare il suo dono e imitarlo: anch’essi cercheranno di donare la loro vita, anziché offrire il sangue di qualcun altro. Perciò l’Eucaristia è il sacramento della passione di Gesù, la riproposizione di quel sacrificio che ha posto fine a tutti i sacrifici.

don Giorgio Ronzoni
parroco di santa Sofia e docente di teologia pratica (Fttr)

Marzo. Apostolato della preghiera: le intenzioni

Intenzione universale del papa

Preghiamo affinché viviamo il sacramento della riconciliazione con una rinnovata profondità, per gustare l’infinita misericordia di Dio.

Intenzione dei vescovi

Perché al rinascere della natura corrisponda una rinnovata primavera dello Spirito, manifestata nel superamento di ogni egoismo e in gesti di carità.

Intenzione per il clero

Cuore di Gesù, sei stato divinamente formato nel grembo di Maria: fa’ che i tuoi ministri, per intercessione di tua Madre, imparino da te cosa significa “Misericordia e non sacrifici”.

Opera Messe Perpetue

La Pia Opera delle messe perpetue fu eretta in Padova presso l’ente ecclesiastico Opera diocesana Adorazione perpetua nel 1915 dal vescovo Luigi Pellizzo. Nel 2017 il vescovo Claudio Cipolla ha aggiornato le norme per le iscrizioni. Lo scopo dell’Opera è di unire gli iscritti nella carità del suffragio e della intercessione della Chiesa. I benefici spirituali per gli iscritti sono la celebrazione di una messa quotidiana nella chiesa del Corpus Domini e la recita quotidiana del santo rosario davanti al Santissimo Sacramento con annessa indulgenza plenaria. Possono essere iscritte alle sante messe perpetue sia persone defunte che viventi; l’iscrizione è individuale e perpetua (cioè una volta per sempre); per l’iscrizione si richiede possibilmente un’offerta pari all’elemosina corrente per una messa. Il versamento per l’iscrizione può essere fatto
* presso l’ufficio dell’Opera di fronte alla chiesa del Corpus Domini;
* sul conto corrente postale n. 146357;
* mediante bonifico utilizzando il codice Iban: IT03 Y076 0112 1000 000 0146 357.

Nei versamenti a distanza indicare nella causale il nominativo dell’iscritto e l’indirizzo dell’offerente per ricevere a domicilio il certificato di iscrizione.

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