Famiglia, buona notizia per tutti. Riprende il cammino dell'ufficio di pastorale della famiglia

Riprendono le attività dell'Ufficio diocesano di pasotrale della famiglia, alla luce dell'esortazione postsinodale "Amoris Laetitia". Il cammino annuale si svilupperà attraverso percorsi di formazione e spiritualità che riguardano la preparazione al matrimonio, i gruppi famiglia, l’attesa di un figlio, i legami spezzati, la vedovanza, le famiglie affidatarie e adottive.

Famiglia, buona notizia per tutti. Riprende il cammino dell'ufficio di pastorale della famiglia

I vescovi italiani affermano di avvertire «con freschezza sempre rinnovata l’urgente responsabilità di annunciare, celebrare e servire l’autentico vangelo del matrimonio e della famiglia» (Cei, Direttorio di pastorale familiare, Roma 1993, n.8). «Con l’espressione “vangelo della famiglia” – spiegano Paolo Arcolin e Roberta Gallato, incaricati diocesani per la pastorale della famiglia – si intende da una parte riferirsi a ciò che il vangelo dice sul matrimonio e la famiglia, dall’altra alludere a come la vita matrimoniale e familiare costituisca essa stessa un vangelo, una buona notizia per tutto il mondo e per ogni uomo».

Nella Chiesa di Padova questo buon annuncio è amplificato e testimoniato attraverso l’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia, che vive e agisce grazie alla generosa collaborazione di coppie e famiglie che si mettono a disposizione come coordinatori vicariali di pastorale familiare oppure come membri delle équipe che compongono l’ufficio. La responsabilità dell’ufficio è affidata congiuntamente al direttore (don Silvano Trincanato) e a una coppia di sposi incaricati diocesani (Paolo Arcolin e Roberta Gallato, appunto): a loro è data la facoltà di essere coadiuvati nella direzione da altre figure di consacrati o di laici. Attualmente collabora strettamente con l’ufficio suor Lia Pasquale dell’istituto di San Francesco di Sales. «Da circa un anno – spiega suor Lia – collaboro con l’équipe dell’ufficio diocesano di pastorale della famiglia, accompagnando le varie realtà di formazione e animazione. La presenza di una consacrata nell’ambito della pastorale familiare, esprime la ricchezza delle varie vocazioni nella Chiesa, dove nessuna esclude l’altra, ma l’una completa l’altra. La famiglia è un invito ai consacrati a essere molto concreti, puntuali, nel farsi dono ai fratelli; la vita consacrata indica che solo in Dio è la sorgente dell’Amore vero, fedele e libero».

Il cammino annuale dell’ufficio si sviluppa attraverso i percorsi di formazione e spiritualità programmati dalle varie équipe. Gli ambiti di azione più tradizionali riguardano la preparazione al matrimonio, i gruppi famiglia e l’attesa di un figlio. Ci sono poi gli itinerari di accompagnamento per chi appartiene a una famiglia ferita, vive la separazione e il divorzio o una nuova unione e per le persone che desiderano rivisitare la loro vedovanza.

Due percorsi rappresentano una novità per quest’anno: gli incontri di gruppo per i genitori che hanno un figlio in affido o adottivo e desiderano rinnovare la propria scelta di accoglienza e l’itinerario promosso dalla parrocchia di Montegrotto Terme e accolto dall’ufficio diocesano per accompagnare le coppie a imparare a vivere la quotidianità̀ alla luce del Vangelo. Tutte le proposte hanno l’obiettivo di far emergere la dimensione familiare delle esperienze di vita e di valorizzarla come luogo preferenziale in cui Dio si rivela e si vuol far conoscere.

«Il legame tra l’ufficio diocesano e le realtà parrocchiali – continuano i coniugi Arcolin – si sviluppa intervenendo direttamente là dove viene richiesto, anche grazie alla presenza di coppie del territorio che si mettono a disposizione del coordinamento vicariale in tema di pastorale familiare. A questo si aggiunge il biennio di formazione in pastorale familiare che prepara le coppie per il servizio nelle comunità di provenienza».

Il biennio vuole essere la risposta alle necessità-esigenze delle parrocchie, delle unità pastorali e dei vicariati di avere delle figure al proprio interno che vivano la bellezza e la gioia di essere famiglia, con tutte le proprie caratteristiche, nonché figure formate per attivare percorsi e incontri rivolti a chi ha il desiderio di rispondere alla chiamata del matrimonio e a tutte le famiglie della comunità, in tutte le fasi della propria storia. Questa esperienza prevede un primo anno dedicato alla formazione personale e di coppia con approfondimenti biblici, antropologici e teologici, e un secondo anno incentrato maggiormente, ma non solo, sulla pastorale. Vengono messi in campo operatori qualificati e relatori competenti nelle varie materie trattate, prediligendo le dinamiche di gruppo e le attività laboratoriali, lasciando sempre ampio spazio agli approfondimenti e al confronto in coppia.

«Per il biennio 2017-19 – spiegano Cristiano e Francesca Pivato, responsabili formativi del biennio – ci sono 18 famiglie, provenienti dalle diverse zone della diocesi. Per tutti la crescita e il percorso che la propria coppia compie in questi due anni rimane il fattore più importante: solo se sei pienamente consapevole del valore che il sacramento del matrimonio dona alla tua coppia e alla tua famiglia, allora puoi serenamente affiancare altre coppie e famiglie e riscoprire nella frenetica vita quotidiana la presenza costante di Dio nella propria vita, andando a valorizzare o, in certe occasioni, a riscoprire la chiamata al matrimonio».

Maggiori informazioni: www.ufficiofamiglia.diocesipadova.it

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