Fine del cristianesimo o della cristianità? L'Issr di Padova si interroga nel dies academicus del 10 novembre

L’Issr di Padova si interroga, nel dies academicus del 10 novembre, su una questione di estrema attualità. L’anno formativo inizia, inoltre, con la novità di “Pulchra”

Fine del cristianesimo o della cristianità? L'Issr di Padova si interroga nel dies academicus del 10 novembre

L’Istituto superiore di scienze religiose di Padova (Issr) riparte con il nuovo anno accademico ponendosi una domanda di peso: fine del cristianesimo o della cristianità? È la questione su cui ruota l’annuale dies academicus, che si terrà venerdì 10 novembre alle 16.30 presso la sala Tesi dell’Issr, in via del Seminario 7 a Padova. A rispondere è stato chiamato don Giuliano Zanchi – presbitero di Bergamo e docente alla Cattolica di Milano – che recentemente ha scritto il libro Rimessi in viaggio. Immagini da una Chiesa che verrà sulle tematiche inerenti al tema dell’incontro. Il secondo intervento sarà di Gaudenzio Zambon, in occasione del passaggio a docente emerito, che – a margine del corso di Teologia della evangelizzazione – aprirà una finestra sulla realtà del cristianesimo mondiale, dove i segni di presenza sono più evidenti e promettenti rispetto al vecchio continente. Il motivo della scelta di questo argomento lo spiega puntualmente don Livio Tonello, dal 2014 direttore dell’Issr: «Come ha affermato papa Francesco in diverse occasioni, ci troviamo in un cambiamento d’epoca, dove stiamo assistendo alla fine di un certo modo di essere cristiani, di una religiosità socialmente e culturalmente condivisa. Questo si manifesta soprattutto nel venir meno della partecipazione di molti battezzati alla vita comunitaria e liturgica e alla diminuzione delle vocazioni». Don Tonello fa quindi riferimento a un termine esplicativo della situazione attuale, esculturazione: «Una parola usata dai sociologi francesi per dire di un’estromissione del cristianesimo dalla cultura, soprattutto occidentale, dai valori antropologici e sociali generalmente condivisi». A tal proposito il direttore dell’Issr di Padova guarda con fiducia al Sinodo e lo vede come occasione per la Chiesa, anche locale, «se saprà affrontare questi cambiamenti, partendo dal valorizzare il bene e ciò che di positivo già c’è nelle nostre comunità; questo ancora prima di guardare a ciò che non funziona o a quello che manca. Lo Spirito ci precede e il Regno di Dio è già in mezzo a noi, va riconosciuto». Le comunità «si sono certamente assottigliate – sottolinea don Tonello – ma in questo passaggio ho percepito che molte hanno mantenuto un forte legame con il Vangelo, con modalità innovative di vivere il messaggio cristiano, accentuando molteplici sensibilità. Il Sinodo è chiamato a dare indicazioni profetiche affinché questi germogli trovino una concretizzazione in nuove forme del vivere la fede». L’Issr di Padova propone due percorsi: un triennio che si conclude con il titolo di laurea (il baccalaureato in Scienze religiose) e un biennio successivo, che porta alla licenza, con la possibilità di un indirizzo pedagogico-didattico (che abilita all’insegnamento della religione) o artistico-pastorale. Entrambi i percorsi hanno raccolto, nell’anno accademico in corso, un buon numero di iscrizioni. Quest’anno inoltre l’Issr propone “Pulchra”, una scuola di alta formazione in arte e cultura religiosa che partirà a metà novembre: della durata di due anni, è strutturata in quattro moduli e intende valorizzare il patrimonio artistico del Triveneto, anche in vista del Giubileo del 2025. Destinatari della proposta sono tutti coloro che operano nell’ambito artistico «perché acquisiscano competenze nelle opere d’arte, soprattutto di carattere religioso, per essere consapevoli del fatto che, a monte della loro realizzazione c’è un’ispirazione cristiana, frutto di un pensiero religioso e un retroterra teologico. Le opere d’arte sono nate con la funzione di comunicare e di esplicitare il ministero all’interno di un ambito liturgico». Le iscrizioni a “Pulchra” sono ancora aperte. Per maggiori informazioni sulle proposte dell’istituto: issrdipadova.it

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