Fondazione Bortignon. Quale dirigente per quale scuola? L'incontro formativo alla presenza del vescovo Claudio

Fondazione Bortignon Venerdì 20 si è tenuto il secondo incontro formativo dell’anno rivolto ai dirigenti scolastici. Presente anche il vescovo Claudio

Fondazione Bortignon. Quale dirigente per quale scuola? L'incontro formativo alla presenza del vescovo Claudio

Venerdì 20 ottobre si è tenuto il secondo incontro della rassegna di formazione rivolta al mondo della scuola “Idee di scuola, scuola di idee”, promossa dalla Fondazione Bortignon per l’anno 2023-24, che continuerà durante l’intero anno scolastico con appuntamenti mensili. L’incontro era dedicato ai dirigenti scolastici: per continuare il dialogo che il vescovo Claudio aveva già avviato in primavera con la richiesta e la promessa di trovare ulteriori momenti di riflessione e confronto; offrire uno spazio libero di approfondimento e condivisione delle fatiche e difficoltà, ma anche delle visioni e della speranza che nasce dall’esercizio di un ruolo così delicato per il buon funzionamento della scuola; aprire, nelle intenzioni della Fondazione, un fattivo dialogo di collaborazione coi dirigenti, per offrire vicinanza, aiuto e partecipazione concreta con azioni di ascolto e formazione. All’appuntamento – sul tema “Quale dirigente per quale scuola?” – hanno risposto una quarantina di dirigenti scolastici della Provincia di Padova, in rappresentanza delle scuole pubbliche e paritarie. Dopo il saluto del vescovo, che ha scelto di seguire l’intero svolgimento del seminario, e del presidente della Fondazione Bortignon, don Cesare Contarini, il compito di introdurre i lavori è toccato ad Alberto Riello, già docente e responsabile dell’educazione teatrale per l’Usr Veneto, attore e regista, con un monologo dal titolo “Un uomo chiamato dirigente”. La parola è passata al primo relatore del seminario, Italo Fiorin, presidente della Scuola di alta formazione EIS dell’Università Lumsa di Roma e già coordinatore della Commissione nazionale per il curricolo (2007) e del Comitato scientifico nazionale per le Indicazioni (2012). La sua riflessione sul tema ha passato in rassegna i più recenti paradigmi coi quali si è pensata l’innovazione scolastica; ha osservato che, sebbene la scuola istituzione non sia scomparsa, certamente non sembra occupare più quel ruolo centrale che per secoli ha avuto. Oggi gli ambienti di apprendimento e i sistemi di erogazione delle conoscenze si sono moltiplicati e la scuola appare come un puntino marginale nella grande rete dell’informazione e della formazione. In questo mutato panorama educativo e culturale, quale è il posto della scuola? A cosa serve? Di quale leadership ha bisogno una scuola che “serve”? Una leadership capace di valorizzare la comunità, di lasciarsi ispirare dai valori più che dalle procedure, di sviluppare un apprendimento significativo, costruttivo, elaborato in collaborazione con gli altri; così facendo si possono promuovere metodi di insegnamento centrati sul protagonismo degli studenti e sull’attenzione alla realtà, realizzare un lavoro di rete e di coinvolgimento dei diversi attori. Ha fatto seguito l’intervento di Dino Cristanini, già direttore generale dell’Invalsi e dirigente tecnico del Ministero dell’istruzione. La sua relazione ha posto in luce come le ricerche in campo sociale descrivano una società incerta e preoccupata di fronte a cambiamenti e prospettive che appaiono difficili da metabolizzare. Quali sono allora le risorse psicologiche e culturali da sviluppare per mettere gli allievi in grado di guardare con fiducia al futuro? Nel corso degli anni alla scuola sono stati sempre più affidati nuovi compiti, per rispondere a emergenze, richieste e aspettative numerose e crescenti. Come definire un curricolo sostenibile? Dirigere la scuola richiede una professionalità multidimensionale e complessa. Cosa possiamo imparare dalle ricerche sulle modalità di esercizio della funzione dirigenziale scolastica? In chiusura dell’incontro, dopo il dibattito, il Comitato scientifico della Fondazione Bortignon ha annunciato l’attivazione di uno “sportello di ascolto”, aperto alle diverse componenti della scuola, con l’intento di aiutare, collaborare, in un’ottica di rete e reciproco scambio.

Rocco Bello e Giovanni Battista Zannoni
Comitato Scientifico Fondazione Bortignon

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)