Il Santuario della Madonna dell'Olmo a Thiene: la Vergine "avvocata presso il trono di Dio" in un periodo di violenza e miseria

Martedì 7 maggio, alle 20.45, i giovani in ricerca di Casa Sant'Andrea animeranno la prima di quattro preghiere per le vocazioni nel santuario della Madonna dell'Olmo di Thiene. Riscopriamo insieme l'origine e l'importanza di questo centro di spiritualità e devozione.

Il Santuario della Madonna dell'Olmo a Thiene: la Vergine "avvocata presso il trono di Dio" in un periodo di violenza e miseria

La regale bontà della Madre di Dio si manifestò a Thiene nella primavera o estate del 1529, quando la città era alle prese con la miseria materiale e spirituale portata da guerre continue e ripetute invasioni di locuste. Vuole la tradizione che un sabato tre pastorelle pascolassero il gregge in un prato solitario oltre la contrada Castelletto. Tra le fronde d’uno dei tanti olmi che sorgevano lì intorno, apparve d’improvviso la Vergine, che disse alla maggiore: «Ritorni il popolo alla pratica delle virtù e in questo luogo innalzi un tempio in mio onore. Io prometto di essere sua avvocata presso il trono di Dio, di liberarlo dal flagello che l’opprime e custodirlo per sempre sotto il manto della mia protezione. Va’ dai governatori di Thiene e annuncia loro la mia volontà». La pastorella eseguì l’ordine, ma non fu creduta. Il sabato dopo, sul medesimo olmo, la Vergine apparve nuovamente e rinnovò il messaggio alla fanciulla: l’esito di questo secondo tentativo fu altrettanto fallimentare. La Madonna tornò per la terza volta il sabato seguente, ma per vincere l’incredulità dei thienesi aggiunse un segno celeste: il tronco dell’olmo rimase prodigiosamente scortecciato, continuando tuttavia a mantenere verdi le fronde. Nemmeno questo bastò a convincere le autorità. Per il quarto sabato consecutivo apparve la Vergine, non più però alle fanciulle, ma a un buon uomo di nome Simone, detto “il gobbo”, che abitava nel sottoscala d’una casa nella vicina borgata di Centrale. A causa di una caduta, Simone aveva perso l’uso degli arti. Maria gli rinnovò l’ordine già dato alla pastorella, ridonandogli la salute affinché fosse creduto. Così avvenne, e i thienesi costruirono una cappella nel punto in cui cresceva l’olmo, ponendo nelle fondamenta, secondo la tradizione, un frammento dell’albero.

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La Madonna dell'Olmo di Thiene: santuario e parrocchia

La devozione che fa capo alla Madonna dell’Olmo di Thiene è legata alla sua duplice veste di santuario e di parrocchia. Mentre quest’ultimo ambito prevale di domenica – quando si celebrano sei messe, tutte molto frequentate – nei giorni feriali è più intenso il movimento connesso al santuario, che rappresenta un riferimento soprattutto per la celebrazione del sacramento della riconciliazione, sicuramente il più importante tra i servizi pastorali offerti dai Cappuccini. Le presenze sono costanti, numerose e sentite. I fedeli provengono dal Vicentino, dal Padovano e dal Veronese. Tra Pasqua e settembre giungono parecchi pellegrinaggi organizzati. I gruppi vengono accolti con una presentazione della storia del santuario e della spiritualità francescana, cui seguono una catechesi basata sul grande mosaico della Coronazione della Vergine fra angeli e cantori che corona l’abside, un momento di preghiera e la celebrazione della messa. Specifiche catechesi sono previste per i gruppi di ragazzi che si preparano ai sacramenti o che scelgono l’Olmo come meta per le gite dei grest estivi. Nei locali dell’attiguo ex-seminario è stata pure allestita una foresteria per piccoli gruppi di giovani.

Madonna dell'Olmo di Thiene: un luogo dove la preghiera è di casa tutto l'anno 

La celebrazione più importante legata al santuario è la giornata del malato della seconda o terza domenica di maggio. Vi partecipano i malati e gli anziani ospiti di case di cura e pensionati di varie località del Vicentino, accompagnati dai volontari dell’Unitalsi. Se il tempo lo consente, la messa si tiene nel piazzale antistante la chiesa, che risulta sempre gremito. Analoga partecipazione registra la messa delle 17 dell’11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes, quando viene impartita l’unzione degli infermi.

Si celebra con devozione anche l’intero mese di maggio. Nell’occasione la prima messa è anticipata alle 6 del mattino per consentire la partecipazione a chi lavora. Nonostante l’orario, la chiesa è sempre gremita. La conclusione del mese coinvolge l’intera città: si svolge infatti una processione che dal duomo accompagna al santuario una copia della venerata immagine mariana. Il corteo è guidato dal sindaco che, giunto all’Olmo, legge l’atto di affidamento di Thiene alla “sua” Madonna. Nel mese di luglio l’area intorno al santuario ospita la sagra di Sant’Anna, della quale negli ultimi anni è stato accresciuto il volto religioso. Inoltre i Cappuccini propongono, in collaborazione con la libreria del santuario, varie iniziative culturali, sia nell’ambito della sagra, sia in altri momenti dell’anno. Spicca in tal senso la “cena francescana” che si organizza in preparazione alla festa di ottobre del santo assisano.

(Tratto dallo speciale numero 16 di "Sulle vie della Grazia", in allegato alla Difesa del Popolo del 3 aprile 2011)

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