Il corredino invisibile. Un tempo per contemplare cosa significa diventare genitori “nel nome” di Gesù

Il corredino invisibile. Sabato 11 dicembre a Villa Immacolata è in programma una giornata di spiritualità dedicata alle coppie che sono in attesa di un figlio. Per riflettere, assaporare l’attesa, confrontarsi con altri

Il corredino invisibile. Un tempo per contemplare cosa significa diventare genitori “nel nome” di Gesù

Un’occasione preziosa per le coppie in attesa di un figlio di prendersi una pausa e riflettere, meditare sul momento che si sta vivendo insieme ad altre coppie. Il primo appuntamento de “Il corredino invisibile” si tiene sabato 11 dicembre a Villa Immacolata di Torreglia dalle 9.30 alle 17.30.

Molte sono, date le testimonianze delle esperienze passate, le aspettative che questo incontro può suscitare: una nuova partenza, calore e condivisione, staccare dalla routine quotidiana per dedicarsi un momento di preghiera, entrare in sintonia con la consapevolezza di ciò che significa avere una famiglia nel nome di Gesù, vivere la maternità non solo dal punto di vista corporeo ma anche spirituale, fermare la frenesia quotidiana e dedicare un tempo speciale all’incredibile miracolo che si sta vivendo. «Osservare le coppie che aspettano un figlio è senz’altro un continuare a credere che c’è un futuro a questo mondo – afferma Gabriella Tognon dell’ufficio diocesano di Pastorale della famiglia – ma soprattutto ci dà l’opportunità di trasmettere i valori in cui crediamo.

Oggi diventare mamme e papà può essere definito un atto di coraggio, dato che il messaggio che la società consegna è: ma chi ve l’ha fatto fare? È un atto di coraggio che si basa sulla fede nel fatto che questi figli sono un dono di Dio».

L’esperienza de “Il corredino invisibile” – proposta consolidata in Diocesi di Padova – vuole essere un tempo di contemplazione «all’interno di un periodo della vita in cui riconosciamo che questo dono ricevuto è anche un mistero.
Un mistero gioioso, accompagnato però da tante paure: c’è la comprensibile paura per la salute del nascituro, la speranza che possa avere un futuro e di essere in grado di sostenerlo, ma allo stesso tempo c’è anche l’affidamento e il sapere che non si è da soli. La speranza è di riuscire, con questi appuntamenti, a far sentire che l’essere genitori si costruisce giorno per giorno, circondati da una comunità che può sostenere e aiutare dando la propria forza e credendo nel Signore». Per partecipare (con green pass) è necessario iscriversi entro sabato 4 dicembre nel sito ufficiofamiglia.diocesipadova.it.

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