Il vescovo e i maturandi. Mons. Claudio Cipolla incontrerà gli studenti l'11 marzo a cento giorni dall'inizio degli esami

Il progetto, promosso dalla Pastorale delle vocazioni, prevede un incontro degli studenti – l’11 marzo – con don Claudio. Ma non solo questo...

Il vescovo e i maturandi. Mons. Claudio Cipolla incontrerà gli studenti l'11 marzo a cento giorni dall'inizio degli esami

L’anno della maturità, per tanti, è un anno da ricordare. A volte un anno di scelte importanti da prendere stando su quella soglia che congiunge l’infanzia all’età adulta. Lunedì 11 marzo mancheranno esattamente cento giorni all’esame di maturità. Alle 15, il vescovo Claudio incontrerà i maturandi nel Salone dei vescovi, per la «condivisione di buone idee e buoni vissuti, nell’eleganza del vestire e nella bellezza del luogo», come si legge nel sito della Pastorale delle vocazioni. Per partecipare all’incontro – con ingresso tramite il Museo diocesano in piazza Duomo – occorre iscriversi sul sito pastoralevocazionale.diocesipadova.it, che presenta le iniziative per i maturandi, raccolte sotto il brand “Dietro le quinte”. «Il vescovo Claudio e la Diocesi – testimonia il direttore dell’ufficio di Pastorale delle vocazioni, don Mattia Francescon – hanno a cuore questo tempo pieno di emozioni, domande, paure, progetti, sogni. È un anno in cui lo sguardo si apre al futuro. All’orizzonte ci sono scelte importanti e anche una Luce speciale da “scorgere”: Gesù e la fede in lui. Vogliamo dire ai maturandi che quello che stanno scegliendo per l’università o per il lavoro può essere illuminato dal Signore e, in quella scelta, si può scegliere Gesù stesso!». Questo focus arriva soprattutto all’indomani della Gmg di Lisbona, che ha visto la partecipazione di 343 ragazzi delle annate 2004 e 2005: «Di fronte a questi numeri ci siamo detti: dobbiamo trovare il modo di coinvolgerli». Il nome “Dietro le quinte” si riferisce alla quinta superiore, certo, ma anche al mondo del teatro: «Penso ai giovani – sottolinea don Francescon – che da dietro le quinte si stanno preparando a uscir fuori, sul palco della vita sociale, politica, accademica, ecclesiale». Al progetto collaborano giovani educatori, preti, professori delle superiori e dell’università. L’équipe che lo cura è formata da don Mattia Francescon, Silvia De Franceschi, collaboratrice apostolica diocesana, e Tommaso Giacomini, educatore laureato in scienze sociali.

Dopo venti giorni, sabato 24 febbraio è terminata l’esperienza di fraternità di un gruppo di cinque maturandi in una casa in centro a Padova. «Venti giorni – racconta don Francescon – con l’obiettivo di condividere la vita quotidiana, studiare sul serio, divertirsi quanto basta, lasciarsi sostenere dal Signore. Ogni settimana inizia con un momento di riflessione che aiuta a leggere con profondità e con gli occhi del Vangelo la vita quotidiana di questi ragazzi, vita fatta di studio, di affetti, di sfide, di gioie e di preoccupazioni». Per chi vorrà, poi, l’esperienza per i ragazzi di quinta superiore potrebbe aprirsi all’esperienza del mese di fraternità, pensata invece per giovani universitari o lavoratori. Si sta progettando anche un campo specifico per l’estate della maturità. Tra i giovani di quinta superiore che hanno vissuto la fraternità c’era Pietro, della parrocchia di Bertipaglia, che studia al liceo artistico Selvatico. «Questa esperienza, dal mio punto di vista, è stata davvero bella e divertente. Ho imparato molte cose, soprattutto a condividere i bei momenti passati durante la giornata e ascoltare quelli vissuti dagli altri. Se dovessi scegliere nuovamente di partecipare a questa avventura non ci penserei due volte a mettermi in gioco». «A “Casa Dietro le quinte” – aggiunge Francesco, anch’egli di Bertipaglia, studente al Belzoni – ho trovato uno spirito di fratellanza e comunità che non c’era in altre esperienze. La preghiera della mattina mi faceva trovare una motivazione per vivere la giornata a pieno. Mi porto a casa la voglia di condividere le mie giornate e di raccontarmi agli altri».

“Pausa pranzo” a San Gaetano ogni giovedì

È tornata la proposta della “Pausa pranzo” al giovedì nella chiesa di San Gaetano in Padova (dalle 13 alle 13.30, ingresso libero). Gli allievi del conservatorio Cesare Pollini e dell’accademia teatrale Carlo Goldoni accompagnano in un percorso di musica e parole per lo spirito verso la Pasqua. Ogni giovedì ha come riferimento due verbi: dopo stare - camminare del 29 febbraio, il 7 marzo ci si concentra su distruggere - costruire; il 14 su condannare - salvare; il 21, ultimo appuntamento, su morire - fruttificare. La proposta è curata dal Centro universitario: centrouniversitariopd.it

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