In ascolto del... brivido. Quaresima di fraternità seguendo la voce di Abramo

L’ha sentito Abramo, quando il Signore gli ha detto «vai». Nel calendario per la Quaresima di fraternità un nonno accompagna la nipote, e tutti noi, nell’ascolto

In ascolto del... brivido. Quaresima di fraternità seguendo la voce di Abramo

Qualcuno ha un calendario di Quaresima e Pasqua appoggiato sul tavolo della cucina dal titolo “In cammino con Abramo”. Qualcuno ha cominciato a scorrerlo e a leggerne la storia un attimo prima di uscire di casa la mattina. O magari i bambini lo hanno sfogliato tutto e ora è già impolverato. Qualcuno di voi non ce l’ha e ha iniziato ad ascoltare i podcast su quaresimadifraternita.it Qualcuno lo sta sfogliando con i gruppi di iniziazione cristiana in parrocchia.

Qualcuno una mattina molto presto ha sentito un brivido ed è partito. Ha sentito quel brivido Mario Rigoni Stern: lo sentiva appena prima dell’alba in montagna, quando si intravedono i caprioli rientrare nel fitto del bosco e l’aria sembra fremere un attimo prima di essere toccata dai raggi del sole. Il nonno del calendario “In cammino con Abramo”, nel racconto che prosegue pian piano lungo i giorni fino alla Pentecoste, ha il suo volto; ma la bimba, sua nipote, potrebbe essere ciascuno di noi. Ha sentito quel brivido Abramo, che nella sua vita di nomade pastore era abituato a “partire”, ma quella volta gli era suonato diverso... Aveva sentito: «Lekh Lekhà». Così è scritto in ebraico nella Bibbia nel versetto della Genesi in cui si parla di quel brivido. E cosa dice mai a noi oggi quel «vattene via»? Quel brivido lo hanno sentito i 25 giovani che stanno frequentando “Viaggiare per condividere”, il percorso che li accompagna verso un’esperienza di missione. Quel brivido lo sentono ancora quelli che sono partiti nelle estati precedenti alla pandemia. Di questi tempi si trovano una volta al mese nella parrocchia di San Paolo a Padova per cercare di capire come rispondere a quel pizzicore, a quello scomodo «Lekh Lekhà»: l’esperienza si chiama Missiofficina.

I loro volti sono nel calendario, si mescolano nei colori delle fotografie di ogni mercoledì insieme alla loro voce. La stiamo condividendo ogni venerdì sul canale Telegram Feel GOoD grazie alla proposta dell’Ac di Padova. Ma quindi quel brivido si sente ancora! Potenzialmente ci potremmo riuscire tutte le mattine! Non credo che girare la pagina di un calendario aiuti a percepirlo, ma forse potrebbe aiutarci fermarci sui lunedì: troveremmo tra un gioco e una attività anche il volto di una persona, che una volta ha sentito qualcosa, ha fatto le valigie ed è partita. Sono persone cresciute tra le nostre case. Non è da tanto che sono partite. E allora proviamo a camminare anche noi sulle loro tracce dietro a quelle di Abramo: non sappiamo dove porti, è una strada senza inizio né fine. Il vescovo dom Helder Camara diceva che è una strada senza bordi. E allora... buona camminata!

Giorgio Romagnoni
Centro Missionario Diocesano

Testimoni

Nel calendario “parlano” suor Maria Carola Cecchin (da Cittadella al Kenya), suor Bernardetta Boggian (da Ospedaletto Euganeo al Congo e Burundi), don Luigi Mazzuccato (da Saccolongo all’Africa) don Luigi Vaccari (da Crespano all’Ecuador), don Ruggero Ruvoletto (da Galta al Brasile), Nadia De Munari (da Schio all’Ecuador), padre Ezechiele Ramin (da San Giuseppe al Brasile)... e suor Giuseppina Bakhita, Bruna Maran, Antonio Papisca, Milla Baldo Ceolin, sant’Antonio da Lisbona all’Italia.

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