In ricordo di Antonella Toniolo. «Continua a cantare con il cuore»

Natale per noi dell’Ufficio scuola e per tutta la curia diocesana è stato segnato da un profondo sentimento di mestizia: il 23 dicembre, improvvisamente, ci ha lasciati Antonella Toniolo, da 29 anni segretaria dell’ufficio di cui è stata voce e volto.

In ricordo di Antonella Toniolo. «Continua a cantare con il cuore»

Numerosi i segni di affetto e vicinanza da parte di tanti insegnanti di religione e dirigenti scolastici, nei confronti nostri ma soprattutto del marito Mauro e di Chiara, l’amata figlia, culminati nella partecipazione alla messa presieduta dal vescovo Claudio in Cattedrale e alle esequie celebrate nella sua parrocchia, Madonna Incoronata, dove Antonella era conosciuta per la sua partecipazione alla corale.

Non è facile parlare al passato di Antonella, perché non ci sembra plausibile non vederla alla sua postazione di lavoro, non sentirla rispondere al telefono con la sua voce squillante e il suo ottimismo che si esprimeva con particolare intensità nel suo saluto conclusivo «auguri per tutto!», nella sua voglia di fare, nella sua ordinata confusione, nel suo affetto per il suo lavoro che, insieme alla famiglia e al canto, era tutta la sua vita.

Ciò che colpiva di Antonella era la sua semplicità, come anche nella sua disponibilità a riconoscere un errore e a chiedere scusa, a dimenticare il brutto della vita per poter scorgere il bello e il buono in ogni persona e situazione. Grande la sua sensibilità soprattutto verso gli insegnanti di religione per i quali era disposta a farsi in quattro pur di rispondere alle loro esigenze.

Antonella era fiera di lavorare nella curia diocesana, al servizio del vescovo e della Diocesi, che sentiva come estensione della sua famiglia naturale, come ha sottolineato anche don Claudio nel messaggio di cordoglio inviato alla famiglia e alla parrocchia: «Durante la mia prima visita all’Ufficio scuola, salutandomi mi ha detto: benvenuto nella mia seconda casa! Per lei era un onore poter lavorare in Diocesi e sentiva che attraverso questo servizio realizzava la sua vocazione cristiana».

Ed è il tratto della fede di Antonella che da ultimo portiamo nella memoria del cuore, una fede robusta con la quale ha alimentato la sua vita, sopportandone anche i pesi e le fatiche, con la frequenza assidua all’eucaristia, la preghiera personale, il suo «passare a salutare Gesù», come diceva ogni mattina quando entrava in Cattedrale prima del lavoro.

Antonella ci manca come persona e come collaboratrice: non sarà facile sopperire al lavoro che lei svolgeva, forse il più umile nell’organizzazione dell’ufficio, ma tanto prezioso e utile per permetterci di offrire un servizio puntuale ed efficiente alle scuole e agli insegnanti.

Come abbiamo fatto alle esequie nell’ultimo giorno dell’anno civile, in cui la Chiesa invita i fedeli a cantare il Te Deum, ripetiamo al Signore il nostro grazie per il dono che Antonella è stata e preghiamo perché, tra il coro degli angeli, possa continuare a cantare con la voce e con il cuore.

don Lorenzo Celi con Luca Silvestri e Luca Fontolan

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