L'accoglienza delle persone in fuga dall’Ucraina. Porte e cuori aperti. Il bilancio di Caritas Padova

Accoglienza persone in fuga dall’Ucraina. Grande generosità di spazi, volontari e aiuti economici. Il bilancio di Caritas Padova. Una trentina di parrocchie hanno dato disponibilità di spazi di accoglienza per un totale di circa 150-200 posti. L’invito è a non muoversi in autonomia, ma a segnalare a Caritas Padova le strutture a disposizione, in modo da essere messi in contatto con le cooperative sociali del territorio in grado di gestirle

L'accoglienza delle persone in fuga dall’Ucraina. Porte e cuori aperti. Il bilancio di Caritas Padova

«La generosità delle persone è davvero grande»: è il commento di Lorenzo Rampon, direttore di Caritas Padova, nello stilare un bilancio a un mese dall’inizio del conflitto in Ucraina e dall’arrivo nel territorio diocesano di numerose persone in fuga. «L’abbiamo verificata fin da subito con l’avvio della raccolta fondi, ma anche con la disponibilità di aiuti e di volontariato per l’accoglienza dei bambini e ragazzi provenienti da Leopoli e accolti nella struttura del Seminario minore di Rubano, che mette a disposizione gli spazi e il vitto. Bambini che il Comune di Rubano ha affidato al personale qualificato e adeguatamente preparato di una cooperativa sociale». Per quanto riguarda la raccolta fondi, sono stati superati i 380 mila euro (fino al 30 marzo). «150 mila di questi – continua Rampon – saranno girati a Caritas italiana che li veicolerà, attraverso canali sicuri e garantiti, alla rete di Caritas Ucraina e alle Caritas dei Paesi confinanti.

È fondamentale ora l’aiuto in loco, vista la drammaticità della situazione delle popolazioni che vivono sotto i bombardamenti, e il sostegno alle Caritas dei Paesi confinanti che stanno accogliendo le persone in fuga dalla guerra. Secondo le cifre Onu – e sono dati in divenire – la Polonia ha ospitato due milioni di ucraini, la Romania accoglie circa 470 mila persone, la Moldavia 350 mila, l’Ungheria 270 mila e la Slovacchia 220 mila. Il resto dei fondi raccolti sono destinati al sostegno dei bambini a Rubano e ad altri progetti di sostegno all’emergenza Ucraina e ai profughi ucraini». A questo proposito Caritas Padova – che siede al tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dalla Prefettura di Padova – sottolinea l’importanza di non muoversi in maniera spontanea ma di seguire, specie per le accoglienze, le indicazioni date dalle istituzioni che coordinano tutte le pratiche necessarie all’arrivo di cittadini ucraini nel territorio (dagli adempimenti sanitari alle segnalazioni in questura), favorendo così l’inserimento nei circuiti di accoglienza che garantiscono non solo vitto e alloggio, ma anche la mediazione culturale e altre necessità e supporti specifici per persone che arrivano da territori di guerra.

Anche le realtà parrocchiali che hanno disponibilità di spazi sono invitate a non muoversi autonomamente, ma a segnalare a Caritas Padova la disponibilità in modo da essere messi in contatto con quelle cooperative sociali che garantiscono queste accoglienze. Finora sono 33 le parrocchie che hanno segnalato la disponibilità di spazi e strutture, per un totale di circa 150-200 posti. La metà sono state già messe in contatto con le cooperative sociali più adeguate e vicine territorialmente e si sono avviati i sopralluoghi o, in fase più avanzata, l’accoglienza vera e propria. La disponibilità va da appartamenti ad ambienti delle ex scuole materne a varie canoniche al momento non utilizzate, ma idonee a ospitare. Per quanto riguarda medicinali o altri generi di prima necessità, Caritas Padova sconsiglia raccolte o invii diretti e l’utilizzo dei canali ufficiali che garantiscono l’arrivo dei beni laddove effettivamente servono o possono essere smistati adeguatamente.

Come dare il proprio contributo all’emergenza
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Chi desidera può contribuire ai progetti di sostegno con donazioni attraverso: bonifico bancario (intestato a Caritas - Diocesi di Padova) presso Banca Etica filiale di Padova; Iban: IT58 H050 1812 1010 00011004 009 (causale: Emergenza Ucraina); bollettino postale sul conto n. 10292357 (intestato a Caritas diocesana di Padova), causale: Emergenza Ucraina.

Cittadini

«In questa fase emergenziale – sottolinea Rampon – è stata raccolta una grande disponibilità di cittadini ad accogliere persone in fuga dall’Ucraina in tutta la Diocesi, che va sostenuta e non mortificata, ma richiede un attento discernimento sulle singole situazioni; soprattutto per la particolare condizione di vulnerabilità delle persone che arrivano, che potrebbe esporle al rischio di cadere in situazioni pericolose, ambigue e inaffidabili. Attendiamo indicazioni puntuali da parte della Protezione Civile che sta strutturando, anche in collaborazione con Caritas italiana, un sistema, oltre ai Cas e al Sai, di accoglienza esterna».

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