La preghiera per Giulia. «Non spegnete la speranza»

Preghiera per Giulia In molti, tra giovani e adulti, si sono ritrovati a pregare giovedì 23 in Centro universitario. Ha guidato la preghiera il vescovo Claudio

La preghiera per Giulia. «Non spegnete la speranza»

Fiumi di parole: sui quotidiani, nelle tv e nelle radio, sul web, sui social network. Poi è giunto il momento del silenzio e della riflessione: di un approccio spirituale, di una lettura diversa del tragico epilogo della giovane vita di Giulia Cecchettin. Così, giovedì 23 novembre, al Centro universitario di via Zabarella 82 a Padova è arrivato il vescovo Claudio, chiamato a guidare la preghiera di tanti ragazzi rattristati e disorientati. «Questa vicenda ha scatenato in noi un grande dolore – ha sottolineato uno studente, davanti al crocifisso che illumina le tenebre – Tutti ci siamo chiesti come sia potuto succedere. Davvero il male ha sempre l’ultima parola su tutto? Preghiamo per Giulia e per la sua famiglia: papà Gino, Elena, Davide. Ma preghiamo anche per la famiglia di Filippo, e per Filippo stesso». Al centro della meditazione il brano del Vangelo di Marco (5,21-43): Giairo, uno dei capi della sinagoga, si getta ai piedi di Gesù e lo supplica di seguirlo per salvare sua figlia. Strada facendo arriva la notizia che la ragazza è morta. Il Cristo rassicura i presenti, prende la mano della dodicenne: «Fanciulla, io ti dico, alzati». E subito la ragazza di 12 anni si sveglia e si alza. Magari, vien subito da pensare, potesse accadere anche per Giulia, che di anni ne aveva soltanto 22. Magari un “talitha kum” potesse riportarla alla vita, brutalmente spezzata da chi diceva di amarla. «L’episodio della figlia di Giairo è riportato nel racconto di tre evangelisti – ha puntualizzato il vescovo Claudio – Ma solo in Matteo si coglie un particolare, che va evidenziato: Gesù entra da solo nella casa “dopo che fu cacciata via la gente”, prende la mano della ragazza, che si sveglia dal sonno della morte. Questo ci dice che, riguardo al Signore, c’è uno spazio misterioso, dove noi non possiamo arrivare. Ma là, dove noi non possiamo operare, può farlo il Signore. Noi siamo confusi, disorientati. Il male si presenta con un volto che ci appare inaccettabile. Penso a Giulia: al momento della sua morte. Penso a Filippo. Io vi chiedo di non spegnere la speranza, che dà pace al nostro cuore e forza al nostro agire». La riflessione al Centro universitario stata corroborata da un passo degli scritti di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Ecco il suo diario del 13 dicembre 1968: «Quando qualche nostro amico o parente parte per l’aldilà, noi lo diciamo “scomparso”, noi lo pensiamo perduto. Ma non è così. Se in questo modo ragioniamo, che cristiani siamo? E dov’è allora la fede nella Comunione dei santi?». Don Giorgio Bezze, direttore del Centro universitario, fa sue le parole di Gino Cecchettin, il padre di Giulia: «Vorrei che da tutto questo nascesse qualcosa di buono, una parola di speranza». Le conclusioni le tira Francesca, una studentessa: «Lasciamoci attraversare da questo dolore. Sentiamoci tutti chiamati. Ognuno di noi può essere il piccolo miracolo di cui questo mondo ha bisogno. L’amore vero libera».

Al Santo: meditazioni con arte e musica

“Pellegrini in arte con Francesco e Giotto verso il Natale”: è questo il titolo degli appuntamenti promossi in basilica del Santo per tre domeniche, alle 14.30, dai frati minori conventuali. Si comincia domenica 3, mettendo al centro la Natività di Giotto e la musica dal vivo di un duo d’archi; domenica 10, focus sull’Adorazione dei pastori – sempre di Giotto – e musica con il Quartetto di Natale; domenica 17, protagonista è il presepe di Greccio, nell’ottavo centenario della prima rappresentazione, e la musica del violoncello. Martedì 19 dicembre è in programma “A Greccio con Francesco”, preghiera e lode con l’arte. Informazioni: 049-8225652 e infobasilica@ santantonio.org

“Accogliere l’atteso”: incontro alla Cep

“Accogliere l’atteso per abitare le nostre attese” è il titolo dell’incontro in preparazione al Natale promosso dalle Cucine economiche popolari. Appuntamento martedì 5 dicembre, alle 20.45, nelle sede di via Tommaseo 12 a Padova. Guida l’incontro, a ingresso libero, fratel Michaeldavide Semeraro, monaco benedettino.

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