Martedì 20 giugno a Vigonza incontro-dibattito sulla figura di Antonio Draghi

Antonio Draghi non è stato soltanto l’architetto che ha trasformato l’ex tribunale di Padova nel Centro culturale Altinate a sua professione è stata il veicolo per diffondere una profonda cultura del territorio.

Martedì 20 giugno a Vigonza incontro-dibattito sulla figura di Antonio Draghi

Il malore improvviso che l’ha stroncato un anno fa, il 1° maggio 2022, l’ha colpito davanti al Duomo di Padova, proprio durante una visita guidata, o meglio una delle sue affascinanti lezioni sulla storia dell’architettura e dell’urbanistica. Si può legittimamente parlare di eredità culturale di Antonio Draghi: già presidente dell’Ordine degli Architetti, era un motore inesausto di idee, iniziative, riflessioni con le radici nella storia e lo sguardo al presente e al futuro. Resta il suo segno non solo negli archivi, ma nella società: l’idea della Riviera del Brenta come museo diffuso, la nascita dei Comitati Ambiente e Territorio, le Pillole d’ambiente sui social, la collana di preziosi librini sui luoghi della Rivera, che continua oltre la sua scomparsa. Proprio per non perdere né la memoria né la progettualità legate all’architetto, si terrà martedì 20 giugno a Vigonza, nella Sala capitolare del Chiostro di Santa Margherita (via Carpane 1, ore 20.45, ingresso libero) un incontro-dibattito sulla figura di Draghi e soprattutto sulla sua eredità culturale, vero lascito per la gestione di un territorio unico nel panorama veneto. Oltre a sindaco di Vigonza Gianmaria Boscaro, interverranno architetti, alcuni dei quali collaboratori di Draghi, archeologi, rappresentanti del Fai. La serata sarà anche l’occasione per parlare di alcuni progetti delle amministrazioni locali, come per esempio il recupero, a Vigonza, di Villa Barisoni, a suo tempo tema di un’appassionata ricerca storica di Antonio Draghi.

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