Montagnana. Giovani: missione compiuta

Il coraggio dell'incontro come sfida lanciata ai ragazzi dalle parrocchie del Duomo di Montagnana e di Frassine, attraverso la missione giovani. All'invito hanno risposto con entusiasmo non soltanto gli adolescenti, ma l'intera comunità che si è data da fare per organizzare la settimana di incontri. «Ai giovani ha fatto molto piacere sentirsi cercati  e accolti» – racconta il cappellano don Luca Milani.

Montagnana. Giovani: missione compiuta

Mettersi in gioco, uscire dal proprio guscio e scoprire che la parrocchia è un luogo accogliente: è quello che hanno fatto il mese scorso i ragazzi delle parrocchie del Duomo di Montagnana e di Borgo Frassine grazie alla missione giovani. Per una settimana, dall’1 all’8 dicembre, i Padri di Nazareth, provenienti dalla vicina provincia di Verona, hanno incontrato bambini, ragazzi e giovani dai 6 ai 30 anni, con l’obiettivo di trasmettere loro la gioia dell’incontro con gli altri e con Dio.

E se da un lato sono state coinvolte tutte le fasce d’età attraverso incontri tanto nelle scuole quanto negli ambienti sportivi, dall’altro il messaggio lanciato dai religiosi era rivolto soprattutto ai ragazzi tra i 15 e i 30 anni. Attraverso le attività e i momenti di riflessione i giovani hanno assaporato la bellezza dell’aprirsi agli altri: una sfida sempre più difficile da affrontare in un mondo in cui le relazioni sono spesso filtrate da uno schermo. Lo slogan “Vieni come sei, il coraggio di incontrarsi”, faceva leva proprio su questo aspetto e la risposta dei ragazzi ha superato le aspettative, non soltanto per le cifre raggiunte – più di 150 tra bambini, adolescenti e giovani coinvolti nelle attività – ma soprattutto per le basi gettate nelle due parrocchie.

«Ai giovani ha fatto molto piacere sentirsi cercati e accolti – racconta don Luca Milani, cappellano del Duomo – La settimana di missione ci ha permesso sia di riallacciare i contatti con i ragazzi che dopo la Cresima si erano allontanati dalla parrocchia, sia di conoscere volti nuovi. Per alcuni di loro scoprire che in parrocchia non solo c’è spazio per i giovani, ma c’è bisogno del loro contributo e delle loro idee, è stata una piacevole sorpresa. Anche le famiglie sono state contente della proposta, che si ripete ormai da due anni e che di fatto coinvolge l’intera comunità».

Attorno alla missione giovani, voluta dal consiglio pastorale, si è mobilitato infatti anche un gruppo di volontari adulti: alcuni di loro hanno dato una mano ai Padri di Nazareth nell’organizzazione delle attività, altri hanno portato gli inviti casa per casa; altri ancora, non potendo mettere a disposizione il proprio tempo, hanno consegnato un’offerta per far fronte alle spese, oltre a dare un supporto spirituale attraverso la preghiera.

«Prima di gettare i semi, nell’anno pastorale in cui la diocesi ci propone la figura del seminatore, abbiamo cercato di conoscere il nostro “terreno” – spiega don Luca – per valorizzare le risorse che ci sono già. Montagnana, nonostante la crisi economica spinga tanti ragazzi a guardare altrove, è una bella realtà che merita attenzione e incoraggiamento. Nei prossimi mesi cercheremo di coinvolgere i ragazzi in un cammino di crescita e di servizio così da arricchire di nuova linfa la nostra vita parrocchiale».

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