Nel 20° anniversario di Noi Padova, ripartire, rimotivarsi, rimettersi in gioco: obiettivi dell'associazione

Per coltivare una pastorale del servizio, della disponibilità e del sorriso

Nel 20° anniversario di Noi Padova, ripartire, rimotivarsi, rimettersi in gioco: obiettivi dell'associazione

Parte dal consiglio di amministrazione di Noi Padova l’idea di realizzare gli incontri di formazione con Johnny Dotti, esperienza che si inserisce in un momento di riflessione generale dell’associazione e dei circoli, affaticati e un po’
disgregati dopo il lungo stop causato dalla pandemia. Nei mesi scorsi alcuni rappresentanti degli organi direttivi hanno fatto tappa nei vicariati per confrontarsi con i volontari dei circoli, fare il punto sulle loro necessità, toccare con mano stati d’animo, desideri e fatiche del ripartire. «Sono stati importanti momenti di confronto, in cui abbiamo trovato accoglienza e desiderio di essere ascoltati, aiutati – racconta Nives Mazzaro, consigliera di Noi Padova – Abbiamo sentito tutti il bisogno di fermarci e provare a ragionare su come ripartire, cosa lasciar andare e cosa invece riprendere, su cosa puntare per il futuro. Ciò che ci è apparso chiaro, e che è quanto ci chiede la stessa Diocesi, è che Noi associazione deve rimanere una realtà collegata alla parrocchia, con un mandato di accoglienza, collocato cioè in una pastorale del servizio, della disponibilità, del sorriso».

I lunghi mesi di chiusure forzate di attività e incontri, causa lockdown, hanno disperso alcuni volontari eppure, sottolinea Mazzaro, ci sono ancora energie vitali, desiderio di ripartenza, fiducia in nuove proposte. «Non posso negare alcuni sentimenti di smarrimento che coinvolgono alcuni di noi. Dall’altra parte però ci sono donne e uomini che hanno voglia di rimettersi in gioco, ri-motivarsi, ri-nascere. Siamo convinti che la parrocchia possa fungere ancora da luogo che unisce le generazioni ed è su questo vogliamo puntare e lavorare». Noi Padova ha appena raggiunto i vent’anni dalla nascita, anniversario importante per un’associazione. «Spesso, come consiglio di amministrazione, siamo visti dai circoli come realtà deputata soltanto a incombenze burocratiche. In realtà è presente un’anima forte, che si interroga continuamente e ha a cuore le comunità. Per questo abbiamo pensato alla formazione con Johnny Dotti, su cui abbiamo riscontrato entusiasmo. Siamo certi che ci aiuterà a guardare con più chiarezza e direzione al prossimo futuro».

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