Nozze. L’incoronazione e la velazione nella benedizione nuziale

Nozze Due riti esplicativi dopo lo scambio del consenso e prima della benedizione nuziale

Nozze. L’incoronazione e la velazione nella benedizione nuziale

Il termine nozze deriva dal verbo nubĕre, prendere marito (dalla stessa radice di nubes, nube), che in origine significava velarsi. I nubendi sono coloro che stanno sotto la nube. La nuova versione del Rito del Matrimonio (RM 2004), dopo lo scambio del consenso, propone due riti esplicativi, oltre alla consegna degli anelli, prima della benedizione nuziale: l’incoronazione e la velazione degli sposi. L’incoronazione è il segno della partecipazione degli sposi alla regalità di Cristo. Gli sposi, in Cristo, diventano corona l’uno per l’altro: nell’atto d’imporre le corone, il sacerdote dice alternativamente: «N., servo di Dio, ricevi N., serva di Dio, come corona». Questo è per gli sposi segno di dedicazione dell’uno all’altro e di tutti e due a Colui che li incorona. Segue la velazione: richiama la nube dello Spirito Santo che li avvolge. Rievoca la nube luminosa nell’Esodo, che riempie la tenda del convegno con la gloria di Dio; la potenza dello Spirito che adombra Maria nell’Annunciazione e la nube che avvolge gli apostoli nella Trasfigurazione. Essa è simbolo del cielo che copre e protegge la terra, dello Spirito Santo che viene invocato sugli sposi perché li unisca, trasfiguri la loro unione e infiammi il loro cuore; perché condividano i doni del suo amore, siano un cuor solo e un’anima sola, l’uno per l’altro segno della presenza di Dio, Vangelo vivo tra gli uomini. La benedizione nuziale, vera epiclesi sugli sposi, li inserisce per tutta la vita nel circuito dell’amore trinitario.

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