Ordinazione diaconale per Loris Bizzotto, Ivan Catanese e Francesco Trovò. Con lo sguardo verso i fratelli e verso il Signore

Ordinazione diaconale per tre alunni del Seminario vescovile di Padova: Loris Bizzotto (38 anni, Peraga di Vigonza), Ivan Catanese (28 anni, Perarolo di Vigonza) e Francesco Trovò (25 anni, Vigorovea). Sabato 29 ottobre in Cattedrale

Ordinazione diaconale per Loris Bizzotto, Ivan Catanese e Francesco Trovò. Con lo sguardo verso i fratelli e verso il Signore

Sabato 29 ottobre, alle 16 in Cattedrale, tre alunni del Seminario vescovile di Padova riceveranno l’ordinazione diaconale, in forza della quale si impegneranno nel servizio del Vangelo, della liturgia e della carità, a immagine di Cristo, venuto per servire. Pur avendo frequentato tutti e tre il Seminario maggiore, hanno età ed esperienze di vita diverse. Loris Bizzotto, 38 anni, è originario di Peraga di Vigonza. Durante il Seminario, è stato inviato per il servizio e la formazione pastorale tre anni presso Campagna Lupia, poi due anni presso le parrocchie di Caselle de’ Ruffi e di Murelle. Vive quest’anno di servizio diaconale presso la parrocchia di Tencarola, collaborando inoltre con la Segreteria del Sinodo. Ivan Catanese, 28 anni, proviene da Perarolo di Vigonza. Durante il periodo di formazione in Seminario, trascorre due anni di servizio a Ponte di Brenta, altrettanti presso l’unità pastorale di Piove di Sacco e uno a Santa Giustina in Colle. Quest’anno presta servizio nelle parrocchie del Comune di Campodarsego. Vivrà anche una stretta collaborazione con la Caritas diocesana. Francesco Trovò, 25 anni, è nativo di Vigorovea. Dal Seminario maggiore viene inviato due anni a Villatora, uno al Redentore di Monselice, due a Montegrotto Terme risiedendo in canonica l’intera settimana, uno a Tombelle e Galta, dove continuerà il suo servizio nella nuova veste di diacono, affiancando anche l’insegnamento della religione cattolica in una scuola secondaria di primo grado. Abbiamo chiesto loro come interpretano il diaconato in questo momento della loro vita e cosa si aspettano per il futuro. «È un momento strano quello che sto vivendo – chiosa Loris Bizzotto – Molte cose giungono a un dunque e fanno i conti con una vita vissuta. L’imprevedibilità di una chiamata diventa opportunità per allargare lo sguardo oltre me, verso i fratelli, verso il Signore Gesù. Mi auguro di essere all’altezza della sua chiamata». «È un inizio – prosegue Ivan Catanese – è come caricarsi lo zaino della route sulle spalle, dopo averlo accuratamente preparato, nella certezza che qualche imprevisto accadrà sempre, ma anche che ci sarà il Signore». «Mi accorgo che il Signore mi sta aiutando a vivere l’ordinazione diaconale come un dono – afferma Francesco Trovò – È lui che mi dona questa grazia, perfino prima della mia disponibilità al servizio. Un dono grande che mi impegna a testimoniare la presenza di Cristo servo nella mia vita. Penso in questo momento alla scuola, un mondo molto complesso e articolato. Colgo la mia presenza come una piccola testimonianza per gli altri, che si avvicinano alla mia scelta sia con curiosità, sia con disinteresse. Per il futuro desidero saper crescere nel dono di me stesso, perché possa essere sempre più pieno, imparando anche da chi ho accanto».

Ordinato diacono anche un canossiano

Insieme agli alunni del Seminario vescovile, sabato 29 ottobre il vescovo Claudio conferirà il ministero del diaconato anche a fra Dominique Ogui della comunità dei Figli della carità-Canossiani.

Diaconi: novità nella formazione

«Una novità della formazione pastorale che coinvolge i tre ordinandi diaconi del nostro seminario è la partecipazione a dei moduli formativi che vedono la presenza di dodici fra ordinandi diaconi o già diaconi delle Diocesi del Triveneto – spiega il rettore, don Raffaele Gobbi – Nelle prime tre settimane del mese di ottobre il nostro seminario ha ospitato
dieci di questi giovani per un modulo di una trentina di ore sulla pastorale della salute. A marzo una simile proposta si concretizzerà nel seminario di Treviso e avrà come tema il sacramento della penitenza». Da una prima immediata valutazione «si coglie la positività di permettere il confronto di giovani accomunati dal dono del diaconato ma provenienti da seminari e da diocesi diverse. Inoltre riunendo le forze si è in grado di qualificare il percorso
di approfondimento proposto». Il progetto prevede di offrire a breve altri moduli su importanti temi della vita pastorale: omiletica, catechetica, carità.

Filippo Friso

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