Praglia. La parrocchia non “chiude”. Riparte. Don Leopoldo Voltan amministratore parrocchiale

Praglia Il vescovo, che ha incontrato l’abate e una delegazione di parrocchiani, ha nominato don Leopoldo Voltan amministratore parrocchiale

Praglia. La parrocchia non “chiude”. Riparte. Don Leopoldo Voltan amministratore parrocchiale

Il nuovo corso della parrocchia di Praglia, dopo la decisione dei monaci benedettini di lasciarne la cura pastorale, sta lentamente iniziando. Mercoledì 6 settembre in episcopio, a Padova, il vescovo Claudio e i suoi vicari hanno incontrato l’abate dom Stefano Visintin e una delegazione di parrocchiani e in quel contesto è stato comunicato che don Leopoldo Voltan, vicario per la pastorale e membro della presidenza del Sinodo diocesano, sarà l’amministratore parrocchiale in questa fase di transizione. La vita della parrocchia andrà conformandosi nei prossimi mesi, con pazienza, valutando esigenze pastorali e necessità di spazi e ambienti. Il nuovo amministratore parrocchiale ha già visitato le due chiese di San Biagio e San Benedetto, di proprietà della comunità monastica ma affidate in comodato d’uso gratuito alla parrocchia, che continueranno a essere punti di riferimento per le celebrazioni e attività ordinarie, mentre per occasioni particolari che coinvolgono numerosi fedeli si potrà ricorrere alla chiesa abbaziale. Don Voltan poi ha anche partecipato al consiglio pastorale parrocchiale di lunedì 11 settembre in cui è iniziata la programmazione soprattutto dei gruppi di iniziazione cristiana e si sono poi raccolti punti di vista e indicazioni per l’anno pastorale che inizia. Le esperienze parrocchiali inizieranno come di consueto, nella seconda metà di ottobre, dopo la fiera di Bresseo. «La parrocchia di Praglia, pur voltando una pagina importante della sua storia, mantiene la sua identità e tutte le sue caratteristiche – assicura il nuovo amministratore parrocchiale – anche se certamente bisognerà, nel tempo, ripensare spazi e luoghi, tenendo conto dell’importanza che rivestono la liturgia, la catechesi, le attività giovanili, ma anche gli appuntamenti in cui la comunità è abituata a ritrovarsi per momenti conviviali che saldano le relazioni». «Nel corso delle ultime settimane abbiamo davvero temuto per la sopravvivenza delle ricche attività della nostra parrocchia – commenta Adriano Frison, vicepresidente del consiglio pastorale di Paglia – ma la presenza di don Leopoldo è un fatto importante, che ci infonde fiducia. Gli siamo anche riconoscenti per aver accettato di immergersi in una situazione complicata». Frison non nasconde infatti gli ostacoli che intravvede all’orizzonte, specie sulla possibilità di trovare spazi adeguati: «San Biagio e San Benedetto sono in grado di ospitare catechesi e attività giovanili, ma non offrono ambienti per stare insieme dopo la messa o per allestire bar o sale per pranzi comunitari». Non ci sono dunque soluzioni immediate a tutte le questioni che si sono aperte con la richiesta da parte dei monaci di tornare a gestire anche gli spazi dell’abbazia che in questi anni sono stati messi a disposizione alla parrocchia. «Inizia un cammino da compiere insieme – conclude don Leopoldo Voltan – Il primo passo riguarda il ritrovarsi la domenica per celebrare l’eucaristia, che genera la comunità cristiana. Poi dialogando insieme, parrocchiani e monaci, troveremo la strada migliore da percorrere. L’importante è che tutte le componenti della parrocchia continuino con fiducia a esprimersi e a servire la vita delle persone del territorio».

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