Pranzi di solidarietà. Mettiamoci a tavola con il Signore e i fratelli

Pranzi di solidarietà Sono tante le tavole pronte ad accogliere, non solo a Natale, anziani soli, migranti, persone senza dimora... e quanti desiderano sentire il calore degli amici e della famiglia. Cucine popolari, Comunità di Sant’Egidio, Cappuccini e diverse parrocchie

Pranzi di solidarietà. Mettiamoci a tavola con il Signore e i fratelli

«Dio che si fa uomo viene ad abitare in mezzo agli uomini e ci chiede di vivere la festa del Natale aprendo le braccia per accogliere chi ci sta accanto, soprattutto i più poveri. Ci domanda di aprire il cuore, perché possa nascere nella nostra vita». È questo il pensiero, carico dei significati di questi giorni di festa, di don Tommaso Opocher, collaboratore delle parrocchie del centro storico di Padova e legato alla Comunità di Sant’Egidio. Nell’ambito dell’iniziativa “Natale per tutti”, lunedì 25 dicembre vengono organizzati alcuni pranzi: nella chiesa dell’Immacolata, presso i frati della basilica del Santo, nella parrocchia del Gesù Buon Pastore all’Arcella, negli spazi della parrocchia di San Carlo e quest’anno l’iniziativa raggiunge anche la parrocchia di Sant’Agostino. Sono attese seicento persone, «ciascuna con un invito personale»: anziani soli, persone senza fissa dimora, migranti e profughi, famiglie in difficoltà. Il tutto è reso possibile dalla presenza di circa trecento volontari. Il pranzo di Natale «rappresenta il compimento di un’attesa, soprattutto per i nostri amici – sottolinea don Opocher – Loro attendono questo giorno da un anno intero, perché trovano quel calore che talvolta manca nel corso delle giornate, lo aspettano perché sentono la vicinanza di una famiglia che si stringe attorno a loro. Sarà un Natale di grande gioia». Lo spirito che anima questo appuntamento «è quello del Vangelo, che ci chiede di contemplare il Signore nel volto di tanti sofferenti della nostra città. Questo incontro con Gesù si realizza nei pranzi di Natale». Tra i volontari coinvolti nell’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio ci sarà anche la diciottenne Allegra Irene Grassi. Per lei il pranzo del giorno di Natale «è un’occasione per mettermi in gioco, cercando di far passare un bel momento soprattutto ai bambini e agli anziani presenti. Sarà una grande festa come lo è stata lo scorso anno, con le tante persone che fanno parte della bellissima famiglia della Sant’Egidio». La volontaria sarà coinvolta nel pranzo presso la parrocchia di Gesù Buon Pastore all’Arcella. A questo convito prenderanno parte anche i bambini – con le loro famiglie – coinvolti nell’iniziativa “Scuola della pace”, progetto che la Comunità porta avanti in diversi punti della città. «L’obiettivo della “Scuola della pace” non è semplicemente aiutare questi bambini nello studio, ma è entrare a far parte della loro vita anche conoscendo e coinvolgendo le loro famiglie» spiega la volontaria. La Comunità di Sant’Egidio ha in programma un pranzo anche il giorno dell’Epifania.

I frati cappuccini del santuario di San Leopoldo in Padova organizzano un momento di festa per le persone più sole e bisognose, sabato 23 dicembre a pranzo (la struttura rimarrà chiusa dal 24 dicembre fino al 7 gennaio). L’appuntamento è negli spazi della mensa adiacente al convento (in via Cappuccini). Durante tutti i giorni dell’anno – a parte il mese di agosto – i religiosi garantiscono un pranzo completo, dal lunedì al sabato, per circa 60 persone. Alle Cucine economiche popolari l’appuntamento è per il “pranzo di Natale” di lunedì 25. Per la direttrice, l’elisabettina suor Albina Zandonà, «come in una famiglia il giorno in cui ricordiamo la nascita di Gesù si fa qualcosa di particolare, così anche alle Cucine. Natale per noi è un momento diverso ma non eccezionale perché per noi “Natale” è un po’ anche tutti gli altri giorni dell’anno, prendendoci a cuore costantemente le persone in situazione di fragilità». Nella realtà di via Tommaseo, a Padova, le persone accedono tutto l’anno dal lunedì al sabato per il pranzo (sono in media 200), dal lunedì al venerdì per la cena (un centinaio). La religiosa aggiunge: «Anche il giorno che ricordiamo la Natività del Signore desideriamo diventare casa per chi non ha casa, cercando di rendere questo tempo meno doloroso per chi è solo». Come ogni anno dà il proprio sostegno il comitato “Pranzo di Natale Alfredo Melli”, nato per proseguire la tradizione inaugurata nel 1905 dal padovano a cui è intitolato, con lo scopo di aiutare le famiglie in difficoltà.  Quando le Cucine economiche popolari sono chiuse durante l’anno (la domenica e in alcune festività, a parte Natale e Pasqua), sono attive una trentina di parrocchie cittadine che organizzano i “Pranzi di solidarietà”, in collaborazione con la Caritas diocesana. Durante il periodo natalizio saranno diverse le comunità impegnate in questo servizio: domenica 24 dicembre i pranzi si tengono presso le parrocchie di Chiesanuova, Cristo Risorto e San Filippo Neri. Martedì 26, invece, presso la parrocchia di San Pio X (anche in questo caso con il sostegno del comitato “Pranzo di Natale Alfredo Melli”). Domenica 31 dicembre, invece, saranno le comunità di Sarmeola di Rubano e del Crocifisso ad apparecchiare le tavole per il “Pranzo di solidarietà”.

1° gennaio, marcia della pace con la Comunità di Sant’Egidio
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Anche quest’anno, il 1° gennaio, la Comunità di Sant’Egidio di Padova invita alla marcia in occasione della 57a Giornata mondiale per la pace. «Vogliamo cominciare l’anno – sottolinea don Tommaso Opocher della Comunità di Sant’Egidio – portando nel cuore i tanti, troppi Paesi che vivono nella guerra: l’Ucraina, la Terra Santa, il Sudan e tanti altri».

In stazione

Anche quest’anno viene celebrata – alle 22 del 24 dicembre – la messa nell’atrio della stazione ferroviaria di Padova. Per padre Gaetano Montresor, superiore dei comboniani – i promotori – «nel Natale, Dio manifesta la sua tenerezza e bontà e questa celebrazione vuole esserne l’espressione». L’appuntamento di quest’anno ha come titolo “Il coraggio di essere umani”. «Se Dio ha avuto il coraggio di essere uomo, è chiaro il messaggio rivolto a ogni uomo e a ogni donna: “Abbi il coraggio di essere umano”».

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