Quanti doni dall’Azione Cattolica! Li mettiamo in circolo. Il cammino assembleare

Mentre nei vicariati si sta concludendo il rinnovo dei responsabili associativi,
con lo sguardo all’assemblea elettiva diocesana del 23 febbraio, ascoltiamo le voci appassionate di tre eletti

Quanti doni dall’Azione Cattolica! Li mettiamo in circolo. Il cammino assembleare

Si sta completando la mappa, in Diocesi, delle nuove presidenze vicariali di Azione cattolica. Entro fine gennaio – dopo che, tra ottobre e novembre, lo stesso è avvenuto a livello parrocchiale – sono chiamate a incontrarsi e a rinnovare i responsabili. A tre di loro – due presidenti vicariali, uno nuovo (Dolo) e l’altro riconfermato (Este), e a un vice adulti vicariale, anch’egli riconfermato (vicariato del Piovese) – chiediamo: ma... chi te l’ha fatto fare?

«Il mio “sì” a questa avventura – racconta Fabio Grandesso, 33 anni, ingegnere elettrotecnico della parrocchia di Rivale – è stato una sorta di passaggio di consegne con il presidente uscente... mia moglie Giulia».

Fabio, che è stato vice del consiglio pastorale parrocchiale nel quinquennio 2013-18 e ora è consigliere, per questo nuovo tratto di strada si aspetta «di riuscire a dare una continuità nel lavoro fatto finora. E di portare avanti le belle esperienze promosse dall’Ac per tutte le fasce d’età. Un altro obiettivo è accompagnare le parrocchie in cui l’Ac non c’è o sta cercando di rinascere, per poter essere presenti nel modo più capillare possibile. Attualmente la presidenza vicariale è composta per metà da giovani (molti dei quali miei ex-giovanissimi) e per il resto da persone con molta esperienza associativa. Mi piace pensare che questo mix possa fare la differenza».

«L’Ac dà assuefazione e non è facile staccarsi da quello che hai fatto per una gran parte della tua vita»: spiega così, Gianluca Vianello (50 anni), il suo rinnovato “sì” all’impegno, come vice presidente adulti di Ac, nel vicariato del Piovese (nato circa un anno e mezzo fa, raccoglie gli ex vicariati di Arzergrande, Piove di Sacco e Pontelongo)». Gianluca, viste le dimensioni del nuovo vicariato, condivide la responsabilità di vice adulti con Settimo Cecconello.

Gianluca e la moglie Miriam sono nati e cresciuti, anche associativamente, in Diocesi di Chioggia. «Quando ci siamo trasferiti a Conche di Codevigo, una delle prime cose che abbiamo fatto è stata quella di andare dal nostro nuovo parroco e aderire all’Ac nella nuova comunità. L’Ac aveva significato tanto per noi e non volevamo interrompere questo cammino proprio quando stavamo formando una nuova famiglia».

Dal nuovo triennio «come da tutti quelli vissuti finora, mi sono sempre augurato un rapporto nuovo, bello e costruttivo con i nostri sacerdoti. È vero che l’Ac è una associazione di laici, ma la sua vita e la sua crescita sono strettamente connesse con le scelte parrocchiali».

«Guardando alla porzione di Chiesa che è il nostro vicariato di Este, mi piacerebbe che in tanti potessero sperimentare nelle proposte associative la semplicità del ritrovarsi in famiglia, il gusto di formarsi, lo slancio per uscire e abitare le nostre comunità e il mondo lasciando trasparire, nelle proprie vite, il volto di Cristo». C’è questo desiderio nel cuore di Lara Ninello, rieletta presidente vicariale di Este.

Lara, 42 anni, è originaria di Prà d’Este. Dopo un mandato come responsabile vicariale della formazione, «sotto la presidenza generosa e appassionata di Emanuele Marin, sostenuta dalla mia storia di fede e associativa, e non meno dalla sua testimonianza, ho dato la mia disponibilità come presidente vicariale e ora sono al secondo mandato».

Lara, pensando a questo rinnovato “sì”, cita una frase che ultimamente torna spesso nella sua vita: “Quando si fa esperienza dell’amore non è possibile trattenerlo per sé, diventa una necessità restituirlo, donarlo a propria volta”. «Mi pare di poter dire che è così anche per me in Ac: ho fatto esperienza di accoglienza, di un cammino di crescita umana e di fede; ho incontrato molte persone, ho toccato con mano la passione e dedizione di molti per l’associazione e la Chiesa. Contribuire, per quanto mi è possibile, nel condividere e magari allargare ad altri questa esperienza di Ac – il restituire e donare di cui accennavo prima – è ciò che mi ha spinto a rinnovare la mia disponibilità come presidente vicariale».

Tappe

Il cammino assembleare ha vissuto, finora, le seguenti tappe: tra ottobre e novembre si sono svolge le presidenze elettive per i responsabili parrocchiali, interparrocchiali e di unità pastorale. Tra dicembre e gennaio è toccato alle presidenze vicariali ritrovarsi e rinnovare i propri responsabili. Domenica 23 febbraio l’intera associazione si ritrova all’Opsa per l’assemblea elettiva diocesana che si riunirà poi l’ 8 marzo per eleggere la nuova presidenza diocesana. Il 22 marzo verrà eletta la delegazione del Triveneto e infine, dal 31 aprile al 2 maggio, si terrà a Roma l’assemblea nazionale. Info: acpadova.it

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