Riparte la visita pastorale del vescovo Claudio. Nuove tappe a partire dal 17 febbraio

Sono tre i gruppi di parrocchie che il vescovo Claudio incontrerà a partire dal 17 febbraio. Portando la sua vicinanza, visto il momento, e il suo incoraggiamento in un dialogo fraterno

Riparte la visita pastorale del vescovo Claudio. Nuove tappe a partire dal 17 febbraio

Tre nuove tappe della visita pastorale del vescovo Claudio: dal 17 al 27 febbraio incontrerà le comunità parrocchiali di Camponogara, Campoverardo, Premaore, Prozzolo, Calcroci e Lughetto (nel vicariato di Campagna Lupia); dal 13 al 27 marzo sarà a Conco, Rubbio, Fontanelle, Lusiana, Santa Caterina, Valle San Floriano, Pradipaldo, Crosara San Bortolo e Crosara San Luca (nel vicariato di Lusiana, dove ha già visitato San Giorgio di Perlena, Salcedo, Mure e Laverda nel 2019). Si recherà poi, dal 30 marzo al 10 aprile, a Campagna Lupia, Lova, Bojon (completando il vicariato) e a Campolongo Maggiore, Liettoli e Santa Maria Assunta di Campolongo Maggiore (vicariato del Piovese). La visita pastorale – iniziata a novembre 2018 – ha subìto un lungo stop nel 2020 a causa della pandemia e ancora oggi ci fa i conti. «Credo che anche a questa stagione la visita pastorale porti due grandi significati – sottolinea don Leopoldo Voltan, vicario per la pastorale – prima di tutto la vicinanza del vescovo in un momento di particolare fatica e difficoltà. E poi l’incoraggiare quegli elementi di ripensamento della pastorale che in questi mesi, anche per la situazione vissuta, sono emersi. È chiaro che le parrocchie non sono rimaste identiche e che si è attivato un ripensamento. Penso, ad esempio, all’attivazione delle famiglie per quanto riguarda l’annuncio del Vangelo, ma anche a un modo più attento di celebrare o alle scelte di carità. Sono dimensioni che fanno parte da sempre del patrimonio delle parrocchie e che sono state un po’ ripensate».

Le visite pastorali si inseriscono, già da maggio 2021, nel cammino sinodale della Chiesa di Padova: «I temi in gioco sono gli stessi: il volto della comunità cristiana, la dimensione di corresponsabilità dei laici, il servizio delle parrocchie al territorio e il ruolo dei presbiteri da ripensare. Le visite pastorali sono state spesso occasione per mettere in evidenza temi di attualità». Al centro degli incontri del vescovo Claudio con i gruppi di parrocchie c’è il desiderio di dialogare in maniera fraterna. «La visita diventa provvidenziale per dirsi chi si è e come si sta. È l’occasione anche per fare il punto sulla situazione attuale e per raccogliere alcune domande che vengono dalle comunità: quale ruolo per i gruppi di parrocchie, come si coniugano con la parrocchia singola e con una struttura esistente come il vicariato». Il vescovo incontrerà in ciascuna parrocchia gli organismi di comunione e celebrerà la messa; gli appuntamenti unitari saranno con i presbiteri, i giovani e i referenti d’ambito (annuncio, liturgia e carità). «Non mancheranno i momenti di ascolto personale del vescovo: con i fedeli che lo vorranno e, come è avvenuto spesso, con i sindaci del territorio».

Dal 2018

Con le tre visite pastorali programmate per i primi mesi del 2022 giungono a 37 i gruppi di parrocchie – su 85 previsti – incontrati dal vescovo Claudio. Sono 212 le comunità parrocchiali – su 459 presenti in Diocesi – con cui ha dialogato e si è confrontato finora. Saranno 234 dopo le tappe previste fino al prossimo 10 aprile. La visita pastorale ha preso avvio a novembre 2018: dal 2 all’11 don Claudio ha incontrato le comunità di Valdobbiadene, San Vito di Valdobbiadene, San Giovanni di Valdobbiadene, Bigolino, Guia San Giacomo, Guia Santo Stefano e San Pietro di Barbozza. Fino a fine 2018 sono stati visitati quattro gruppi di parrocchie; nel 2019 sono saliti a 21. Nel 2020 don Claudio, a causa della pandemia, ha potuto incontrare solo tre gruppi di parrocchie tra gennaio e inizio febbraio. Lo scorso anno è stato possibile – nel rispetto delle norme anti contagio – confrontarsi con sette gruppi di parrocchie.

«Forse sono mancate, e mancheranno ancora, le occasioni pubbliche, quelle in cui tante persone si ritrovano intorno al vescovo – sottolinea don Voltan – La pandemia ancora impedisce questi momenti e le parrocchie ne soffrono, ma è necessaria ancora tanta prudenza. Non manca, invece, il grande impegno per organizzare ogni momento. Le parrocchie, fin dall’inizio, hanno ci hanno messo gran cura. Ed è così anche per le realtà che il vescovo Claudio incontrerà nei prossimi mesi».

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)