Sinodali in plenaria: si aprono le danze. Ecco la prima sessione

L’Assemblea sinodale si incontra sabato 15 in Seminario Maggiore: la chiesa diventa l’“aula sinodale” fino a fine anno. Tutta la Diocesi è invitata a farsi vicina

Sinodali in plenaria: si aprono le danze. Ecco la prima sessione

Sabato 15 aprile l’Assemblea sinodale si riunisce in Seminario Maggiore, dalle 15.30, per l’avvio delle sessioni sinodali. È il primo incontro dopo che, nel mese di marzo, la Presidenza ha predisposto lo Strumento di lavoro 2, frutto del discernimento compiuto nei mesi di gennaio e febbraio dalle 28 Commissioni di studio sui 14 temi presentati dello Strumento di lavoro 1. «Ci ritroviamo e chiediamo allo Spirito di accompagnarci in questo percorso che raggiunge il suo culmine proprio con gli incontri in plenaria – spiega Manuela Riondato, membro della Presidenza del Sinodo – Questo primo incontro ci permette di familiarizzare con gli ambienti del Seminario Maggiore, in particolare la chiesa, che diventa l’“aula sinodale”. In questa occasione ognuno ha l’opportunità di avere tra le mani lo Strumento di lavoro 2 che, con la Presidenza, abbiamo composto dopo un lungo lavoro di ascolto e di raccolta del materiale arrivato dai Gruppi di discernimento, parrocchiali e di ambito, e “lavorato” dalle Commissioni di studio in cui la stessa Assemblea si è suddivisa da settembre a marzo. Si tratta di un punto di arrivo e, nello stesso tempo, di partenza, perché è sulla base dello Strumento di lavoro 2 che l’Assemblea sarà chiamata a discernere e a prendere delle decisioni». Gran parte dell’incontro del 15 aprile è dunque dedicato a comprendere gradualmente questo documento, che può essere letto, meditato, discusso e perfezionato proprio attraverso il lavoro dei gruppi in cui l’Assemblea si suddivide ulteriormente. «Per fare ciò non basterà un solo appuntamento – prosegue Riondato – il 15 aprile è un inizio, un “mettere le mani in pasta”. L’incontro si svolge in plenaria per una prima parte, mentre una seconda è dedicata al lavoro in piccoli gruppi; ogni gruppo è coadiuvato da due persone che aiutano i membri dell’Assemblea a confrontarsi, sullo stile del discernimento, così come abbiamo imparato in modo particolare da settembre in poi». Si respira già che le attese tra i partecipanti sono tante e diversificate: «I membri dell’Assemblea, divisi in Commissioni di studio, hanno lavorato su un solo tema, perciò è la prima volta che tutti hanno un quadro generale di ciò che è emerso dai quasi 1.200 Gruppi parrocchiali e di ambito. Sappiamo però che il Sinodo non ha il compito di decidere su ogni cosa ma, prima di tutto, di mettere in atto un processo di discernimento sinodale che già si è attivato nella nostra Diocesi, e di cui stiamo raccogliendo i frutti. Poi sarà importante concentrarsi su poche scelte ma significative, che saranno in grado di mettere in moto processi di cambiamento per la nostra Chiesa di Padova. Tutto ciò è messo in mano all’Assemblea sinodale: una responsabilità grande, di cui ciascun membro sente il peso ma anche la bellezza». Alle sessioni dell’Assemblea sinodale – che si svolgeranno fino a fine anno – sarà sempre presente il vescovo Claudio Cipolla che convocherà e presiederà personalmente il Sinodo; sarà sempre lui a sottoscrivere e pubblicare le dichiarazioni e i decreti sinodali. I membri della Presidenza, dal canto loro, si apprestano a questi prossimi passaggi con fiducia nel lavoro svolto fin qui da tutti gli attori coinvolti. «A noi spetta ora il compito di coadiuvare il vescovo nella programmazione, direzione e coordinamento dei lavori sinodali – conclude Manuela Riondato – in pratica agevolare il più possibile l’Assemblea, metterla nelle condizioni di essere nello stesso tempo in ascolto dello Spirito e dei bisogni del nostro tempo; in contemporanea, aiutare il vescovo a raccogliere e rielaborare quanto deciso in Assemblea. Potrebbero esserci momenti in cui saremo chiamati come Presidenza, insieme al vescovo Claudio, a prendere delle decisioni importanti: anche questo fa parte del discernimento della Chiesa ed è in questa prospettiva che ci poniamo. Certamente sentiamo il peso della responsabilità del lavoro che ci compete: l’elaborazione dello Strumento di lavoro 2 è stato un primo assaggio di ciò che ci attenderà da qui in avanti, ma siamo anche consapevoli che sarà l’Assemblea la protagonista delle sessioni plenarie». Durante le sessioni sinodali in plenaria, diverse parrocchie presteranno, a turno, alcuni servizi: il 15 aprile, la parrocchia di Montegaldella accompagna la preghiera iniziale, mentre Saletto e Terraglione sono chiamate a occuparsi degli aspetti logistici. Il prossimo incontro dell’Assemblea sinodale in plenaria è previsto per domenica 30 aprile, giornata in cui iniziano le votazioni delle proposte emerse il 15 aprile, con i relativi emendamenti. Altre proposte saranno oggetto di votazione, in ulteriori incontri dei mesi successivi.

Sette sessioni da aprile a dicembre

Queste le date delle sessioni sinodali in plenaria: 15 e 30 aprile, 12 e 21 maggio, 10 e 25 giugno, 16 settembre e 1° ottobre, 13 e 29 ottobre, 11 e 26 novembre. Nel primo dei due incontri viene presentato un argomento con le conseguenti proposte; segue la raccolta degli emendamenti. Nel secondo incontro di ogni sessione, viene votata ogni proposta ed emendamento. L’ultima sessione, con votazione del testo finale, si terrà domenica 17 dicembre. Ogni sessione è presieduta dal vescovo Claudio, coadiuvato dalla Presidenza del Sinodo.

RETE DI CHIESE APERTE. Parrocchie in preghiera per il Sinodo durante le sessioni assembleari

«Il Sinodo, lo dico spesso, ha bisogno di sostegno effettivo e affettivo. La preghiera di tanti riscalda il cuore, apre la mente, aumenta disponibilità e responsabilità. In una parola, non c’è qualcuno impegnato con il Sinodo da una parte e altri, dall’altra, che aspettano le decisioni del Sinodo: siamo insieme!». A parlare è don Leopoldo Voltan, membro della Presidenza del Sinodo, che sottolinea come la preghiera sia davvero lo strumento – in mano ai fedeli delle parrocchie della Diocesi – per dire sostegno e vicinanza al lavoro dei “sinodali” e per sentirsi in comunione come Chiesa di Padova. A tal proposito, nei mesi scorsi, le parrocchie sono state invitate ad “aprire le chiese” in contemporanea con le sessioni dell’Assemblea sinodale. «C’è già una bella rete che si sta espandendo – racconta don Voltan – Finora ci hanno risposto una ventina di gruppi di parrocchie con circa un centinaio di comunità coinvolte. Ma è sempre possibile unirsi alla preghiera per il Sinodo». Nel sito dedicato viene pubblicato, in occasione di ogni sessione sinodale – a partire da quella del 15 aprile – uno schema di preghiera: «Abbiamo chiesto a più soggetti di prepararlo: monasteri, famiglie, consacrati e consacrate, laici, diaconi e presbiteri. Una bella ricchezza». Il primo schema – sul tema “La risurrezione di Cristo rinnova la Chiesa” – è curato dalle sorelle del Monastero di San Daniele (Abano Terme).

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