Sinodo diocesano. Prima “plenaria”, sabato 15 aprile, per l’Assemblea

I 366 “sinodali” lavoreranno a partire dallo Strumento di lavoro 2

Sinodo diocesano. Prima “plenaria”, sabato 15 aprile, per l’Assemblea

Prima plenaria, sabato 15 aprile, per l’Assemblea sinodale. Anzi, per essere precisi, quel giorno – dalle 15.30 alle 18.30 in Seminario Maggiore – si tiene il primo incontro della prima sessione di lavoro del Sinodo diocesano. Ogni
sessione, infatti, è composta da due momenti. In aprile, nello specifico, i 366 “sinodali” si incontreranno il 15 e il 30. «Le sessioni del Sinodo iniziano nel tempo di Pasqua, in cui accogliamo il Risorto e la forza della risurrezione come “motore” dell’intera storia umana – sottolinea don Leopoldo Voltan, membro della Presidenza – La risurrezione ci invita a fidarci, a vedere che in Cristo tutto può rinascere e ripartire, a dare spazio al Vangelo, capace di irrompere come luce e gioia anche nel buio e nei drammi più intensi. Mi piace citare papa Francesco in Evangelii gaudium (276): “La sua risurrezione non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo. Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte tornano ad apparire i germogli della risurrezione. È una forza senza uguali. È vero che molte volte sembra che Dio non esista: vediamo ingiustizie, cattiverie, indifferenze e crudeltà che non diminuiscono. Però è altrettanto certo che nel mezzo dell’oscurità comincia sempre a sbocciare qualcosa di nuovo, che presto o tardi produce un frutto. In un campo spianato torna ad apparire la vita, ostinata e invincibile”». In questa prima plenaria verrà “restituita” a tutti la ricchezza delle proposte elaborate dai Gruppi di discernimento e dalle commissioni di studio. «È un tesoro prezioso che va raccontato all’intera Assemblea sinodale e alla Diocesi. È la base da cui partire per immaginare ciò che saremo come Chiesa. Sabato 15, quindi, verrà fatta cogliere ai membri dell’Assemblea l’ampiezza e il valore di tutto ciò che è giunto come contributo per il Sinodo». Lo Strumento di lavoro 2 – presentato il 15 – costituirà la mappa su cui orientare i passi. «Non è stato semplice abbozzarlo... Ora è aperto ai contributi dell’Assemblea. Credo che questa mappa orientativa, guardando ai prossimi anni della Diocesi, offrirà sia tratti di stile distintivi sia proposte in grado di generare buoni cambiamenti».

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