Speciale liturgia. Uniti alla vita del popolo di Dio

Domenica in albis. Quando i neofiti depongono la veste bianca battesimale

Speciale liturgia. Uniti alla vita del popolo di Dio

La seconda domenica di Pasqua, anticamente detta Dominica in albis deponendis, prendeva il nome dall’antica tradizione romana con la quale i neobattezzati (i neofiti) deponevano la loro bianca veste battesimale (in latino alba) al
termine della settimana dell’Ottava di Pasqua. I neofiti partecipavano ogni giorno dell’Ottava all’eucaristia per rendere grazie del dono del battesimo. Essi indossavano questa veste ogni giorno dell’Ottava di Pasqua. Al tramonto del sabato, settimo giorno dell’Ottava, deponevano le vesti candide della loro mistica infanzia, per riprendere gli abiti ordinari e unirsi alla vita quotidiana di tutto del popolo di Dio.

Sant’Agostino scriveva così ai neofiti: «Mi rivolgo a voi con le parole stesse dell’apostolo: “Rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri” (Rm 13,14), perché vi rivestiate, anche nella vita, di colui del quale vi siete rivestiti per mezzo del sacramento» (Disc. 8 nell’ottava di Pasqua 1, 4; Pl 46, 838. 841). I neofiti, battezzati nella solenne Veglia Pasquale, sono invitati a partecipare alla celebrazione in Cattedrale sabato 23 aprile, alle ore 18, per compiere l’antico gesto di deporre la veste bianca, dopo la comunione eucaristica, inaugurando così la loro piena partecipazione alla vita della Chiesa.

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