Torna la Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri: 23 nel corso del 2017
Sabato 24 torna la Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri. Gli orari delle veglie nei vicariati della diocesi.
Oscar Arnulfo Romero. Tre parole, un nome, che legano ogni 24 marzo a “quel” 24 marzo di 38 anni fa. Era il 1980 quando l’arcivescovo di San Salvador venne assassinato sull’altare di una cappella ospedaliera, mentre celebrava l’Eucaristia, da un cecchino di uno degli squadroni della morte che da tempo lo minacciavano per le sue aperte denunce contro il regime militare che opprimeva il Paese centroamericano.
Da allora, ogni 24 marzo tutte le parrocchie del mondo ricordano la Giornata dei missionari martiri, facendo memoria di tutti coloro i quali perdono la vita ogni anno in nome della fede in Cristo. Una circostanza ancora più sentita in questo 2018, con la ricorrenza che arriva a pochi giorni dall’annuncio che nei prossimi mesi – forse durante la gmg di Panama a gennaio – il vescovo salvadoregno sarà proclamato santo.
Nel corso del 2017 sono stati uccisi nel mondo 23 missionari: 13 sacerdoti, un religioso, una religiosa, otto laici. Secondo la ripartizione continentale, per l’ottavo anno consecutivo, il numero più elevato si registra in America, dove sono stati uccisi 11 operatori pastorali (otto sacerdoti, un religioso, due laici), cui segue l’Africa, dove sono stati uccisi dieci operatori pastorali (quattro sacerdoti, una religiosa, cinque laici); in Asia sono stati uccisi due operatori pastorali (un sacerdote, un laico). Dal 2000 al 2016, secondo i dati raccolti dall’agenzia Fides della Santa Sede, sono stati uccisi nel mondo 424 operatori pastorali, di cui cinque vescovi.
Molti operatori pastorali sono stati uccisi durante tentativi di rapina o di furto, compiuti anche con ferocia, in contesti di povertà economica e culturale, di degrado morale e ambientale, dove violenza e sopraffazione sono assurte a regola di comportamento, nella totale mancanza di rispetto per la vita e per ogni diritto umano. Gli uccisi sono solo la punta dell’iceberg, in quanto è sicuramente lungo l’elenco degli operatori pastorali, o dei semplici cattolici, aggrediti, malmenati, derubati, minacciati, come quello delle strutture cattoliche a servizio dell’intera popolazione assalite, vandalizzate o saccheggiate. E solo raramente i responsabili vengono individuati.
Il 22 aprile 2017, nella basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, a Roma, papa Francesco ha affermato: «Il ricordo di questi eroici testimoni antichi e recenti ci conferma nella consapevolezza che la Chiesa è Chiesa se è Chiesa di martiri. E i martiri sono coloro che… hanno avuto la grazia di confessare Gesù fino alla fine, fino alla morte».
Nell’elenco degli operatori pastorali uccisi nell’anno 2017, non figura il vescovo di Bafia, in Camerun, mons. Jean-Marie Benoit Bala, il cui corpo è stato ritrovato nelle acque del fiume Sanaga, il 2 giugno. Eppure i vescovi del Camerun in una nota hanno affermato con certezza che il prelato è stato brutalmente trucidato. E si rammaricano di come siamo molti i cristiani uccisi in circostanze ancora non chiarite.
Nell’elenco non appare neanche il nome del sacerdote venezuelano José Luis Arismendi, 35 anni, spirato la mattina del Sabato santo, 15 aprile, per mancanza di medicine. Per due giorni il sacerdote aveva atteso gli antibiotici adatti a trattare una sospetta meningite, ma nonostante l’affannosa ricerca dei familiari e di altre persone, e l'intervento del card. Baltazar Porras, non sono arrivati in tempo.
Esattamente un anno fa, il 25 marzo 2017, si è chiusa la fase diocesana per la beatificazione del comboniano padovano Ezechiele Ramin. Giovanni Paolo II lo aveva definito «martire della carità».
Veglie nei vicariati
Venerdì 23 marzo, alle 20.45 nella chiesa di San Tommaso, il vicariato di Albignasego si ritrova per la veglia di preghiera per i missionari martiri. Sono presenti anche padre Lorenzo Snider e i giovani del gruppo Rinascita delle basi di Cona e Bagnoli.
Sempre venerdì, alle 20.30 nella chiesetta di san Rocco, si ritrova il vicariato di Asiago.
Sabato 24, alle 20.30 nella sede della Società missioni africane di Feriole, si uniscono in preghiera i vicariati di Selvazzano, Teolo, Abano Terme e Maserà.
Comboniani
Il 24 marzo dalle 19 alle 23 il Gim (Giovani in missione) organizza una cena etiope nella sede dei Comboniani con testimonianze dei giovani che sono stati in Etiopia le scorso estate.