Tra Brasile e Venezuela. Missione che va oltre ogni confine

Tra Brasile e Venezuela. Le Diocesi di Padova, Treviso e Vicenza hanno scelto di rispondere insieme all’emergenza dei profughi in fuga dal Paese di Maduro. A Pacaraima, nello stato brasiliano di Roraima, è già presente don Mattia Bezze. A breve arriveranno tre fidei donum della Diocesi di Treviso: un presbitero e una coppia. Lavoreranno insieme alla Diocesi di Roraima e al vicariato apostolico del Caronì, in Venezuela

Tra Brasile e Venezuela. Missione che va oltre ogni confine

Pacaraima, ci siamo! La Diocesi di Padova, insieme a Treviso e Vicenza, ha scelto di impegnarsi al confine tra Brasile e Venezuela, nella regione amazzonica. Questa cittadina, 15 mila abitanti a 950 metri di altitudine, si trova all’estremo nord dello stato brasiliano di Roraima, dove dal 2017 sono già presenti, nella parrocchia di Caracaraì – a sud della capitale Boa Vista – i missionari padovani. Dal 2015 in poi, con picchi drammatici tra 2018 e 2019, Pacaraima ha visto arrivare un flusso continuo di venezuelani in fuga dal loro Paese per la grave crisi umanitaria, economica e sociale che l’ha segnato ed è ancora in corso. Si stima che 5 milioni e mezzo, su 30 milioni, siano emigrati in Colombia, Perù, Ecuador, Cile... ma anche negli Stati Uniti e nei Caraibi (rotte, queste ultime, pericolosissime). Ora il flusso di profughi dal Venezuela si è ridotto, ma è costante e, come sottolineano i fidei donum padovani «rappresenta una forte sfida sociale e pastorale».

Un’equipe al confine
Per raccogliere questa sfida, ma con lo sguardo anche oltre confine – nel vicariato apostolico del Caronì, in Venezuela – la Diocesi di Roraima, di cui ora è amministratore diocesano il prete padovano don Lucio Nicoletto, ha chiesto alle Diocesi di Padova, Treviso e Vicenza di costituire un’equipe che possa stabilirsi a Pacaraima. Qui, già da un mese, vive don Mattia Bezze, fidei donum padovano con un’esperienza di missione in Ecuador; è arrivato in Brasile nell’estate del 2021 a rinforzare il gruppo già presente e con l’incarico di esplorare la situazione, facilitato anche dalla conoscenza della lingua spagnola parlata dai venezuelani. Sostituirà l’attuale parroco di Pacaraima, don Jefferson De Almeida. Prossimamente lo raggiungeranno tre fidei donum della Diocesi di Treviso: don Edy Savietto e i coniugi Giorgio Marino e Cristina Boldrin, questi ultimi con un’esperienza missionaria in Ecuador.

Oltre l’emergenza
«Non c’è un perché», sottolinea il vescovo Claudio, a questo progetto missionario che coinvolge tre Diocesi del Triveneto. «C’è una situazione di disagio, ci sono persone che vivono in condizioni estreme e noi abbiamo la possibilità di dare una mano». Una prima mano, in un certo senso, è stata data nel 2019: la colletta del Giovedì santo fu destinata, su sollecitazione del vescovo, alla Diocesi di Roraima proprio per i profughi venezuelani. Persistendo la situazione, poi, la Diocesi di Padova valutò – mentre andava chiudendosi l’esperienza missionaria in Ecuador – di incaricare don Mattia Bezze dell’esplorazione di questo nuovo fronte. «Da un’esperienza di emergenza, di cui non si poteva ipotizzare l’evoluzione, ha preso vita una collaborazione missionaria – evidenzia don Raffaele Coccato, direttore del Centro missionario diocesano – Potremo dire che è nata “dal basso”: dall’osservazione dei fidei donum presenti nella Diocesi di Roraima; dal dialogo tra il vescovo Mario Antonio da Silva (che ora è stato nominato vescovo di Cuiabà) e il vescovo Claudio; dal confronto tra i vescovi di Padova, Treviso e Vicenza. Insieme hanno voluto rispondere in maniera generosa alle necessità di un territorio, che sta vivendo una situazione di grande difficoltà».

Con lo sguardo, e non solo, alla frontiera
Fin dall’inizio di questo cammino, lo sguardo del vescovo Claudio ha superato il confine con il Venezuela, posandosi sul vicariato apostolico del Caronì. Eretto il 4 marzo 1922, è stato guidato dai Cappuccini; nel 2020 è stato affidato dalla Santa Sede alla Diocesi venezuelana di San Cristòbal. Da luglio 2021 ne è vescovo mons. Gonzalo Alfredo Ontiveros Viva. «Con lui, e prima con il suo precedessore – racconta il vescovo Claudio – c’è stato modo di confrontarsi e di individuare le necessità di cui farsi carico insieme come Diocesi di Padova, Treviso e Vicenza. Fin da subito ci siamo accorti delle difficoltà di questo territorio e dell’esigua presenza ecclesiale». Don Mattia Bezze e gli altri fidei donum si muoveranno inizialmente sul lato brasiliano, «dove sono presenti due aree pastorali che fanno parte della Diocesi di Roraima: Amajari e Pacaraima – racconta don Luigi Turato, fidei donum a Roraima – Nel territorio sono presenti molte comunità di diverse etnie, e alcune cittadine, come Pacaraima. Altri passi saranno sul lato venezuelano, dove a 18 chilometri si trova la città di Santa Elena de Uairén (circa 25 mila abitanti). Da lì inizia l’area geografica della Gran Sabana, dove sono presenti varie comunità indigene, di etnia per lo più pemòn».

Per sua natura la Chiesa è missionaria
La Diocesi di San Cristòbal, a cui ora è affidato il vicariato apostolico del Caronì – 91 mila abitanti in 80 mila metri quadrati di superficie; sei le parrocchie presenti, 57 mila i battezzati (dati 2020) – ha inviato quattro suoi presbiteri, tra cui mons. Ontiveros Viva, l’attuale vescovo. A settembre è stato in Italia e ha avuto modo di visitare le Diocesi di Padova e Treviso. Di fronte ai membri dell’Assemblea sinodale, riuniti il 24 settembre al Piccolo teatro, ha più volte pronunciato il verbo agradecer, ringraziare. «La Chiesa è missionaria per sua natura – ha sottolineato – È in uscita, è sinodale, cammina insieme soprattutto con quei fratelli che stanno vivendo maggiori difficoltà. Come sta capitando in Venezuela, che sta vivendo una forte crisi umanitaria, economica e sociale. Ringrazio le Chiese di Padova, Treviso e Vicenza per aver aperto le braccia al vicariato apostolico del Caronì».

Un sogno condiviso sull’Amazzonia
«Sogno un’Amazzonia che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa». Sembra quasi gridarlo questo sogno, papa Francesco, dalle pagine di Querida Amazonia, l’esortazione apostolica che ha seguito la celebrazione del Sinodo speciale per la regione panamazzonica, nel 2019, preceduto da un lungo periodo di ascolto delle comunità locali. Non può restare il sogno di uno. Va vissuto insieme.

Tra due stati

A nord del Brasile, nello stato di Roraima – a cui corrisponde, come territorio, l’omonima Diocesi – si trova la cittadina di Pacaraima. Si affaccia sul confine con il Venezuela e con il vicariato apostolico del Caronì, la cui sede principale è nella città di Santa Elena de Uairén. Tra Pacaraima e il vicariato del Caronì si muoveranno i fidei donum di Padova, Treviso e Vicenza impegnati in questa missione “al confine”.

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