Tutta la gioia di credere. Cinque livelli: ecco come cambia la Pastorale delle Vocazioni in Diocesi di Padova

Pastorale vocazionale. Il nuovo progetto diocesano si struttura su cinque livelli a “imbuto”: qualificare, accompagnare, scorgere, discernere, formare

Tutta la gioia di credere. Cinque livelli: ecco come cambia la Pastorale delle Vocazioni in Diocesi di Padova

Strutturare la pastorale delle vocazioni in una vision a cinque livelli ha dato slancio per continuare le ottime iniziative degli ultimi anni e per avventurarsi in qualcosa di nuovo. Una vision chiara permette di appassionarsi ad alcune mete, intuire le potenzialità di persone e situazioni, rimanere recettivi per cogliere occasioni di annuncio e di accompagnamento che possono crearsi. Questa proposta si inserisce nel desiderio che la Diocesi ha dal Sinodo dei giovani di una fede che arrivi a essere criterio esigente di scelta, stile gioioso di relazione, parola esplicita di testimonianza. Credere in Dio che ama significa dare a lui ascolto e sentire che chiama. Frutto di tre mesi di lavoro tra l’équipe del Seminario e le Pastorali di giovani, adolescenti e vocazioni, l’impostazione tiene conto di prospettive diverse: il cammino del singolo e la vita della comunità, la proposta a tutti e l’attenzione ad alcuni più disponibili, il contributo del parroco e il servizio dei fedeli laici, i tempi brevi e la maturazione a lungo termine, l’annuncio esplicito e il silenzioso paziente affiancamento. Ogni livello insiste su un verbo: qualificare, accompagnare, scorgere, discernere e formare. Questi livelli sono come sezioni di un imbuto: da una sezione ampia, la più ampia possibile, si arriva a una ristretta dove concentrare forze e competenze.

Primo livello: qualificare in senso vocazionale le attività che già esistono nelle nostre parrocchie e in Diocesi. Significa dare qualità, prospettiva, profondità vocazionali ad ogni proposta pastorale. Tutto può essere risposta a Dio che chiama e ciò allarga gli orizzonti della persona di qualsiasi età e la sua generosità. Secondo livello: accompagnare chi è più sensibile. Significa allenare lo sguardo degli adulti e degli educatori nell’accorgersi di quei ragazzi e ragazze che sono sensibili alla dimensione della vocazione, hanno a cuore quello che Dio potrebbe chiedere loro e sentono promettente costruire insieme a Dio una scelta di vita. Terzo livello: scorgere “la Luce all’orizzonte”. È il livello dedicato all’anno dell’esame di maturità, pieno di domande e paure, in cui lo sguardo si apre al futuro. Scegliendo per l’università o per il lavoro si può essere illuminati dal Signore e, in quella scelta, si può scegliere Gesù stesso. Quarto livello: discernere tra le varie vocazioni. Qui c’è l’ottimo itinerario del percorso “ChiamalaVita” per esplorare le vocazioni e leggere il proprio vissuto spirituale. Quinto livello: formare la vocazione specifica. La Diocesi mette a disposizione le sue competenze per dare forma a quella vocazione verso una risposta definitiva e gioiosa al Signore, capace di alimentarsi di vita sacramentale, preghiera personale, relazioni fraterne e Parola viva. Per ogni livello abbiamo raccolto strumenti ad hoc in vocazionipadova.it L’“imbuto”, infine, si riapre in tutti quegli strumenti e percorsi per custodire e rinnovare, ogni giorno, la propria vocazione scelta: una sintesi dei cinque livelli che si trasformano rispettivamente in vita di fede, speranza e carità “di qualità”, accompagnamento spirituale, lettura evangelica della propria realtà, discernimento personale e comunitario, e auto-formazione.

Mese del Seminario: proposte e materiali per l’animazione
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Nel sito vocazionipadova.it sono presenti una serie di proposte (come invitare un seminarista o un educatore del seminario) e tutti i materiali predisposti dall’ufficio di Pastorale delle vocazioni per vivere il Mese del Seminario: la locandina, alcune immagini da usare nei social, la preghiera per le vocazioni, alcuni canti e gli accorgimenti per le liturgie del mese di settembre.

Torna l’esperienza de “Il Mese”

Queste le date per l’anno pastorale che sta iniziando: 4-31 ottobre, 8 novembre-6 dicembre, 14-31 gennaio (per ragazzi/e di 5a superiore), 10 aprile-8 maggio. I giovani vivranno insieme a Casa Sant’Andrea (Rubano).

don Mattia Francescon
Direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale delle Vocazioni

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