Up di Piove di Sacco. Il lievito del Vangelo nelle nostre mani
«Siamo nelle mani di Dio” è l’espressione che spesso viene usata – quasi in forma rassegnata – quando ormai sembra non esserci più nulla da fare, quando non troviamo più nessuna energia in noi da usare per far fronte a qualche situazione umanamente insormontabile. Invece… è un atto di fede che dovrebbe farci gioire, che dovrebbe toglierci il fiato scoprendo verso quali orizzonti il Signore ci conduce».
Erano queste le parole usate domenica 1 marzo 2020, prima di Quaresima, per presentare l’iniziativa “La Parola tra le mani”: una rubrica settimanale che sarebbe apparsa sui foglietti parrocchiali delle comunità della nostra unità pastorale di Piove di Sacco nella forma di commento, di riflessione, di reazione, di meditazione, di preghiera che il Vangelo della domenica avrebbe suscitato a qualche fratello e sorella delle nostre comunità a cui è stato chiesto di condividere quanto nasce nel momento in cui si fa esperienza di quel Dio che “si mette nelle nostre mani”. Erano i giorni dell’esplosione della pandemia: tutte le iniziative venivano cancellate, gli incontri erano sospesi, le celebrazioni rinviate, ma la Parola di Dio faceva “lievitare”. Ho preso in prestito questo verbo “generativo” da una delle persone – mamme, papà, giovani, lavoratori, studenti, imprenditori, insegnanti, educatori, pensionati – che hanno accettato di fare dono del proprio “stare” con la Parola. «Questa opportunità è stata non solo una riscoperta della Parola di Dio, ma un’occasione per sintonizzarmi sulle tante emozioni, storie, vicende, ricordi, sogni della mia vita riletti alla luce della buona notizia, il Vangelo. Mi sono sentito come “una pasta madre” che lievita e fermenta continuamente, che viene “rinfrescata” perché non perda la sua forza rinnovatrice. Davvero un toccasana nelle mie stanchezze di testa e di cuore».
don Massimo Draghi
Parroco del Duomo
