Assegno d'inclusione, Alleanza contro la povertà: “182 mila domande respinte”

L'organizzazione chiede un incontro alla ministra Calderone: “Troppi poveri stanno rimanendo privi di un sostegno economico. Su oltre 2 milioni di nuclei in povertà assoluta, solo 480 mila ha oggi accesso all'Adi. Urgente migliorare le misure”

Assegno d'inclusione, Alleanza contro la povertà: “182 mila domande respinte”

“Troppi poveri stanno rimanendo privi di un sostegno economico: risultano accolte 480.000 domande di Assegno d'inclusione, a fronte di una potenziale platea attesa dal Governo di circa 737.000 nuclei beneficiari. Le domande pervenute a gennaio in totale sono state 779.302. Più di 180 mila sono state respinte”: così Alleanza contro la povertà commenta gli ultimi dati ufficiali forniti dall'Inps sull'accesso all'Assegno d'inclusione, chiedendo un incontro urgente alla ministra Calderone.

La preoccupazione riguarda innanzitutto il “basso numero di domande accolte, rispetto alle aspettative e soprattutto rispetto al fabbisogno: suscita in noi forti preoccupazioni e perplessità la grave sproporzione tra il numero di nuclei familiari in condizione di povertà assoluta in Italia (secondo i dati Istat, nel 2022 erano poco meno di 2,2 milioni, pari a circa l’8,3% del totale) e il numero di quanti presentano i requisiti necessari ad accedere alle nuove misure. Misure che portano ad essere più che dimezzato il numero delle famiglie beneficiarie del sostegno, rispetto a quelle che fino a un anno fa ricevevano il Reddito di Cittadinanza”, ricorda Alleanza contro la povertà.

Allarme anche per il numero delle domande respinte: “Ad oggi, sono 182.350 – riferisce l'Alleanza - Una domanda respinta significa un 'no' alla richiesta di aiuto di un nucleo famigliare in difficoltà, a cui in questo momento viene negato il principale supporto possibile, se si esclude il Sostegno per la formazione e il lavoro, riservato agli 'occupabili', sempre in presenza di determinate condizioni e per un periodo limitato. Circola in queste ore la notizia, non ufficiale, che il ministero intenda rimettere mano agli stringenti requisiti di accesso alla misura”, continua Alleanza contro la Povertà, che “rinnova la sua disponibilità a collaborare, con la competenza, l'esperienza e le analisi puntuali svolte dai tecnici del suo comitato scientifico, che trovano una sintesi nelle proposte elaborate insieme al Comitato esecutivo e alle 35 organizzazioni che la compongono”.

Nel Position paper, che Alleanza contro la povertà ha presentato lo scorso settembre, “abbiamo già indicato alcuni miglioramenti e correttivi, che potrebbero rendere la misura più equa e allargare la platea dei beneficiari”, ricorda Antonio Russo, portavoce nazionale dell'Alleanza. “Riteniamo che l'obiettivo di garantire uno strumento universale di contrasto della povertà non sia più rinviabile. Abbiamo quindi chiesto alla ministra Calderone un incontro, per presentare nello specifico le nostre proposte e definire possibili soluzioni, nell'interesse del Paese. Non è pensabile che una platea così ampia di persone in condizioni di povertà possa rimanere senza supporti e senza risposte – conclude Russo - Siamo di fronte a un'emergenza, che dobbiamo affrontare con determinazione e in uno spirito di collaborazione e condivisione”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)