Avsi, a Sarzana accoglienza ai profughi ucraini in una villa sottratta alla mafia

Progetto di Avsi con prefettura e comune per aiutare i profughi. Silvestri (Avsi): "Un esempio concreto di cosa sia possibile realizzare quando soggetti diversi si mettono insieme e collaborano per il bene comune"

Avsi, a Sarzana accoglienza ai profughi ucraini in una villa sottratta alla mafia

Inaugurato alla presenza del prefetto della Spezia, Maria Luisa Inversini, del sindaco di Sarzana, Cristina Ponzanelli, e del segretario generale dell'ong Avsi, Giampaolo Silvestri, lo stabile di Via Ghigliolo a Sarzana (La Spezia) ospiterà una decina di profughi ucraini grazie agli interventi di manutenzione straordinaria che hanno riqualificato la villa trasformandola in luogo di accoglienza e protezione.

Come riferisce Avsi in una nota, all'indomani dello scoppio del conflitto russo-ucraino, Sarzana ha subito manifestato la disponibilità ad accogliere sul proprio territorio i profughi in fuga dalla guerra, concedendo l'utilizzo della villa per ospitarli. Avsi, ong presente in 39 paesi e impegnata anche in Italia con progetti a sostegno di rifugiati e migranti, si è subito resa disponibile a sostenere economicamente le spese di ristrutturazione per rendere agibile la villa.

I lavori sono consistiti in una serie di opere di riqualificazione degli impianti e loro certificazione, riadeguamento e messa in sicurezza di alcuni spazi interni ed esterni della villa. Oggi, a interventi conclusi, il nuovo stabile appena inaugurato sarà gestito da un operatore individuato dalla Prefettura e diventerà un Centro di accoglienza.

"Il percorso intrapreso è un positivo esempio di sinergia tra le Istituzioni ed il privato sociale, che consentirà di offrire la prospettiva di un'accoglienza qualificata ai profughi ucraini che, lasciate le sofferenze del proprio Paese, hanno raggiunto il nostro territorio provinciale" ha dichiarato ieri Inversini, il prefetto della Spezia, durante l'inaugurazione del progetto. "Il valore di questa giornata- ha continuato- è ancor più importante considerato che oggi questa villa sottratta alla criminalità viene restituita alle sue finalità sociali, confermando il senso dell'impegno per l'affermazione della cultura della legalità".

La sindaca di Sarzana Cristina Ponzanelli ha evidenziato: "Sottrarre un bene all'interesse criminale di pochi e destinarlo al bene della comunità e, in particolare, di chi ha più bisogno rappresenta un successo di tutte le istituzioni. Tengo a ringraziare il prefetto della Spezia, la Fondazione Avsi che ha voluto investire in questo progetto a Sarzana, oltre a tutte le associazioni che hanno condiviso il percorso dimostrando come questi beni siano occasione di riscatto e di come la legge, che ne consente il riutilizzo, sia strumento importantissimo per le Istituzioni e tutta la società civile."

"Mettere in rete soggetti diversi, per coordinarci, unire le forze e rispondere al meglio a questa grande sfida del nostro tempo che è la migrazione. L'inaugurazione di questo stabile è un esempio concreto di cosa sia possibile realizzare quando soggetti diversi si mettono insieme e collaborano per il bene comune" ha dichiarato Giampaolo Silvestri, segretario generale di Fondazione AVSI. "Siamo orgogliosi di sostenere quest'azione insieme al Comune di Sarzana e alla Prefettura della Spezia a favore dei profughi presenti nel nostro Paese. Un intervento particolarmente significativo che renderà una struttura sequestrata alla criminalità un luogo di solidarietà".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)