Azzardo. Giochi e scommesse: nel 2022 spesa a 20,4 miliardi (+31,4%)

I dati del Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. All’Erario oltre 11,2 miliardi di euro (erano 8,4 miliardi nel 2021). Il maggior ‘contribuente’ è stato il settore delle Awp, dal quale sono arrivati circa 4,2 miliardi di euro. Al secondo posto, Gratta e Vinci e Lotterie, seguiti dalle Vlt e dal Lotto. L’80% del gioco è passato per la rete fisica. Lombardia, Campania e Lazio leader di spesa

Azzardo. Giochi e scommesse: nel 2022 spesa a 20,4 miliardi (+31,4%)

Nel 2022 la spesa nel settore dei giochi e delle scommesse è stata di circa 20,4 miliardi di euro, valore in crescita del +31,6% rispetto ai circa 15,5 miliardi del 2021. Crescita ancora più elevata per l’erario, che passa dagli 8,4 miliardi del 2021 agli 11,2 del 2022, con un incremento del +33,4%. Va ricordato però che nel 2021 il settore del gioco è rimasto chiuso, per l’emergenza Covid, per quasi 6 mesi.

Il maggior ‘contribuente’ è stato il settore delle Awp (apparecchi elettronici), dal quale sono arrivati all’erario circa 4,2 miliardi di euro. Al secondo posto, Gratta e Vinci e Lotterie, con 1,5 miliardi, seguiti dalle Vlt, con 1,4 miliardi e dal Lotto, con circa 1,1 miliardi. E’ quanto emerge dal Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Nel 2022, l’80% del gioco è passato per la rete fisica. Lombardia, Campania e Lazio ‘regine’ della spesa

L’80% della spesa registrata nel 2022 è passata per la rete fisica dei giochi e delle scommesse. Il gioco fisico, infatti, ha registrato una spesa di 16,5 miliardi di euro, contro i circa 3,9 miliardi del gioco online.
La regione dove, nel 2022, si è registrata la spesa più alta relativamente al gioco fisico, è stata la Lombardia, con 3,17 miliardi di euro. Al secondo posto la Campania, con 1,8 miliardi. Seguono poi il Lazio (1,6 miliardi), il Veneto (1,26), la Sicilia (1,14), la Puglia (1,1), il Piemonte (1,03) e la Toscana (1,0).

Nel 2022 si osserva anche una generale riduzione del numero di esercizi con AWP e VLT rispetto al 2021. In particolare, per il numero di esercizi con AWP e VLT, la riduzione più significativa si osserva in Trentino Alto-Adige, mentre solo per numero di esercizi con AWP, Piemonte e Valle d’Aosta registrano un dato in controtendenza con un aumento pari al 10,08 per cento rispetto al 2021.
Posto il numero massimo di apparecchi AWP fissato dalla legge, si osserva un complessivo aumento dello 0,45 per cento del numero di apparecchi, frutto di un maggior numero di AWP installate in particolare nelle Regioni Piemonte e Valle D’Aosta e in Campania. Il numero di VLT registra invece un generale calo del 1,93 per cento segnato dal dato fortemente negativo delle VLT presenti in Trentino Alto-Adige. Il numero di apparecchi Comma 7, per i quali non sono previste vincite in denaro, ha subito nel 2022 una riduzione dello 0,31 per cento sul territorio nazionale, ad esclusione di alcune Regioni tra cui le Marche che registrano un dato positivo con un aumento del numero di apparecchi del 2,30 per cento rispetto al 2021. Nel 2022, in termini assoluti, la Regione con il maggior numero di apparecchi AWP e VLT risulta essere la Lombardia, mentre per gli apparecchi Comma 7 tale primato spetta all’Emilia-Romagna.
Analizzando la rete di vendita per tipologia di gioco a livello nazionale per l’anno 2022, si evidenzia che la Lombardia detiene il maggior numero di punti vendita per “Giochi numerici a totalizzatore”, “Lotterie” e “Lotto”, mentre la Campania detiene il maggior numero di operatori per “Gioco a base ippica” e “Gioco a base sportiva”. La Sicilia invece accoglie il maggior numero di sale Bingo seguita da Lombardia e Campania.

Gioco online: scommesse e casinò online i preferiti dagli italiani

Il 23,74 per cento degli utenti del gioco online ha manifestato maggior interesse per il “Gioco a base sportiva”, seguito dal 17,32 per cento della platea che si è rivolto ai “Giochi di abilità a distanza (skill games)”. Il 13,62% degli utenti ha invece scelto i “Giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo e Giochi di sorte a quota fissa”.
La Raccolta del gioco a distanza ha registrato una crescita pari all’8,78 per cento, dovuta in particolare ad un incremento del 94,53 per cento per i “Giochi numerici a totalizzatore”, del 20,89 per cento per le “Lotterie” e del 19,68 per cento per il “Betting Exchange”.
La spesa è stata pari a 3.879 milioni di euro. Per quanto riguarda le singole tipologie di gioco, il dato più alto è stato registrato dai giochi di carte organizzati in forme diverse dal torneo e giochi di sorte a quota fissa con 2.013 milioni di euro e i giochi a base sportiva con 1.461 milioni di euro. La spesa per il torneo supera i 102 milioni. Mentre il Bingo ha raggiunto 61 milioni, 67 milioni il Poker cash, 46 milioni i giochi numerici a totalizzatore, 53 milioni per il Lotto, 36 milioni il gioco a base ippica, 20 milioni le Lotterie. Il dato più basso è stato registrato dal Betting Exchange con 16 milioni di euro.

In particolare, a fronte di un maggiore impegno economico rispetto ad altre tipologie di gioco, il “Poker cash” registra per sua natura un importo più elevato e pari a 164,91 euro in media a giocata. Il “Bingo” invece registra l’importo più basso e pari in media a 1,29 euro.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)