Conte e Di Maio in Libia: “I pescatori di Mazara sono liberi”

Liberati i 18 marittimi sequestrati nel paese nordafricano da oltre cento giorni. Il governatore Musumeci: "Il migliore regalo di Natale". Il vescovo di Mazara: "Finito un incubo". Il sindaco di Trapani: "Grande giorno"

Conte e Di Maio in Libia: “I pescatori di Mazara sono liberi”

“I nostri pescatori sono liberi. Fra poche ore potranno riabbracciare le proprie famiglie e i propri cari”. Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio. Poi, spiega: “Grazie all’Aise (la nostra intelligence esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a casa. Un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo. Il governo continua a sostenere con fermezza il processo di stabilizzazione della Libia. È ciò che io e il presidente Giuseppe Conte abbiamo ribadito oggi stesso ad Haftar, durante il nostro colloquio a Bengasi. Viva l’Italia”.

Conte: "Buon rientro a casa"

“Buon rientro a casa”. Lo scrive su Twitter Giuseppe Conte, allegando una foto dei pescatori italiani liberati oggi in Libia.

Il vescovo di Mazara: "Finito un incubo, grazie al governo"

"Siamo felicissimi di questa notizia, tanto più bella quanto inaspettata. Tre mesi vissuti insieme ai familiari ci avevano resi scettici ma ora l'incubo è finito. Aspettiamo di trascorrere queste ore di attesa per riabbracciarli. Questo è il più bel regalo di Natale per le famiglie. La gioia è tutta loro ma è anche nostra". Lo ha detto il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, in merito alle voci sulla liberazione dei 18 marittimi rinchiusi a Bengasi.

"Un ringraziamento va all'Unità di crisi, al governo tutto per l'impegno lungo e faticoso per superare mille difficoltà e giungere alla bella notizia di questa mattina - ha aggiunto -. Un abbraccio grande ai familiari e ai 18 marittimi".

Il sindaco di Trapani: "Grande giorno, sarà un bel Natale"

"Apprendo con immensa soddisfazione della liberazione dei pescatori di Mazara del Vallo. Sarà, nonostante tutto, un bel Natale per la comunità Mazarese e anche per la nostra città che dal mare trae sostentamento per molte famiglie. L'opera del governo e le sollecitazioni ad esso arrivate da più parti hanno avuto buon esito". Così in una nota il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida.

"Adesso potremo rialzare la bandiera della nostra città - aggiunge -. Oggi è un gran giorno".

Musumeci: "Il migliore regalo di Natale, oggi conta solo la liberazione"

"Soddisfazione e gioia per la doverosa liberazione dei 18 pescatori di Mazara del Vallo trattenuti in Libia da 108 giorni. Le istituzioni, tutte insieme, abbiamo lavorato per la soluzione di una vicenda che ha tenuto nell'angoscia le famiglie dell'intero equipaggio e la Sicilia tutta. Non poteva esserci miglior regalo di Natale. Questo conta di più di ogni altro discorso. Sul metodo seguito ci sarà tempo per parlarne". Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che più volte aveva sollecitato il governo nazionale a intervenire con fermezza per il rilascio degli equipaggi e dei pescherecci.

Su proposta del governo regionale, nei giorni scorsi, l'Ars ha destinato 150mila euro in favore delle famiglie dei pescatori e degli armatori delle due imbarcazioni fermate dai libici.

Le risorse finanziarie derivano da una rimodulazione di fondi dell'assessorato regionale dell'Agricoltura, guidato da Edy Bandiera, che aggiunge: "Oggi è solo il momento per la gioia per marittimi e famiglie. Felicissimo che finalmente possono riabbracciare i loro cari e trascorrere a casa il santo Natale".

Il sindaco di Palermo: grande gioia per i pescatori e la comunità di Mazara

"Grande gioia per i pescatori coinvolti, per le loro famiglie e per tutta la comunità mazarese. In questo momento credo che si debba solo gioire per la soluzione cui tutte e istituzioni hanno lavorato in questi mesi". Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, commentando la notizia della liberazione dei pescatori di Mazara del Vallo dopo 107 giorni di prigionia in Libia. (DIRE)

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)