Corno d'Africa. L’Etiopia sfregiata dall’odio

Catastrofe umanitaria in Etiopia: la guerra nel Tigray, scoppiata a novembre, ha già provocato 131mila sfollati interni e 60mila profughi nel vicino Sudan. Cinquantamila i morti stimati. Massacri di civili, stupri e violenze continuano da quattro mesi. Nel mirino anche alcune chiese ortodosse, mentre il governo federale e gli oppositori tigrini si accusano a vicenda. Lo scontro rischia di destabilizzare l’intero corno d’Africa. Intanto la missione diocesana continua a donare speranza alle comunità cristiane.  

Corno d'Africa. L’Etiopia sfregiata dall’odio
Doveva essere una guerra lampo per rimettere in riga uno stato ribelle. Invece quattro mesi dopo in Etiopia si combatte, si muore e si fugge ancora. Il conflitto nel Tigray, lo Stato più a Nord del Paese ai confini con l’Eritrea, sta causando una catastrofe umanitaria che si aggiunge a problemi cronici come carestia, siccità, invasioni di locuste e nell’ultimo anno anche il Covid19. I numeri sono impietosi: 50 mila morti stimati tra cui donne, bambini e sacerdoti rastrellati nelle chiese ortodosse, più di 131 mila sfollati...