Covid. Cresce la curva in Veneto. Nuovo report sulla situazione della scuola: positivi lo 0,12% dei ragazzi, 6 mila e 500 in quarantena

Il Veneto affronta la nuova ondata di Coronavirus. Crescono i contagi (1426 tra giovedì 22 e venerdì 23 ottobre), ma l’incremento è più lento rispetto al boom del marzo scorso. Nel punto stampa del presidente del Veneto Luca Zaia focus sulla scuola: su 707 mila studenti, 835 i positivi, 6 mila e 500 in quarantena.

Covid. Cresce la curva in Veneto. Nuovo report sulla situazione della scuola: positivi lo 0,12% dei ragazzi, 6 mila e 500 in quarantena

Un nuovo report è stato presentato oggi in Regione sulla situazione delle scuole: crescono i contagi ma la situazione è ancora gestibile. In generale, in Veneto, i contagi stanno salendo (1.426 quelli nelle ultime 24 ore), ma con una curva decisamente più piatta rispetto al marzo scorso. Tra le persone attualmente in isolamento domiciliare (circa 14.000), la percentuale di pazienti sintomatici resta bassa, pari al 3,03%.

Il nuovo monitoraggio della Regione sui casi a scuola e sulla gestione dei contatti scolastici è stato aggiornato alla data di oggi: Le situazioni scolastiche con almeno un caso – anche già risolto da settembre ad oggi – sono salite a 697. Su 707.814 studenti totali, i positivi sono 835 (lo 0,12%) e quelli in quarantena sono 6.551 (lo 0,93%). Su 95.786 operatori della scuola totali, i positivi sono a oggi 167 (lo 0,17%), gli isolati sono 1.292 (l’1,35%). I numeri sono maggiori nella scuola secondaria di II grado (le vecchie superiori), con 298 plessi interessati: 402 ragazzi e 67 tra docenti e operatori positivi. Numeri più bassi per scuole primarie (149 ragazzi e 45 tra docenti e operatori positivi) e per le scuole secondarie di I grado (le vecchie medie), con 176 ragazzi e 22 tra docenti e operatori positivi al tampone.

Sul fronte dell’effettuazione dei tamponi, confermando che si viaggia sui 25-30 mila al giorno, Zaia ha tenuto a ringraziare i 650 Medici di Medicina Generale (su 3.150) che hanno già accettato di erogarli ai loro assistiti negli studi professionali.

«Noi li forniamo loro gratuitamente e siamo pronti a distribuirli a tutti coloro che ce li chiederanno. Stiamo collaborando molto bene – ha detto Zaia – e rivolgo un appello a tutti questi professionisti perché più riusciremo ad aumentare il numero dei disponibili, più si alleggerirà il problema del numero elevato di tamponi da fare, per i quali la soglia massima possibile non è infinita. La protezione Civile Nazionale – ha poi annunciato – ci ha comunicato che arriveranno anche in Veneto una parte delle squadre messe a disposizione dall’Esercito per creare nuovi punti tampone. Saranno dei drive in con sanitari operativi – ha specificato. In Veneto dovrebbero esserne in arrivo una ventina».

Pronta a partire in Veneto anche l’App di biosorveglianza grazie alla quale le persone in isolamento domiciliare potranno facilmente comunicare il loro stato di salute, senza la necessità delle oramai molte migliaia di telefonate da fare quotidianamente secondo i canoni della tradizionale sorveglianza attiva (anche qui esiste un limite massimo umanamente possibile)

“«Ci sono ancora problemi sugli aspetti di privacy – ha detto Zaia – ma se siamo in una fase di emergenza non si può trascinare ogni cosa alle calende greche, per cui ho chiesto al Governo di inserire con urgenza in un suo provvedimento la facoltà di usare queste App, che sono la nostra interfaccia più diretta con chi si trova in isolamento».

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