Donne e lavoro: 2 donne su 5 hanno subito contatti fisici indesiderati: + 81% in due anni

I dati dell'indagine “Ti tocca”, condotta da Fondazione Libellula tra dicembre 2023 e gennaio 2024: 11 mila donne intervistate. Circa 7 su 10 hanno ricevuto molestie o allusioni. I 5 consigli per le donne al lavoro

Donne e lavoro: 2 donne su 5 hanno subito contatti fisici indesiderati: + 81% in due anni

Due donne su cinque hanno subito contatti fisici indesiderati sul posto di lavoro: l'81% in più rispetto a soli due anni fa. Sono i dati, assai allarmanti, che emergono dalla Survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) 2024, dal titolo “Ti Tocca”, condotta da Fondazione Libellula tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Il campione è rilevante: ben 11.201 le donne che hanno partecipato all'indagine. Circa 7 su 10 sono state vittime di molestie ricevendo complimenti, allusioni e osservazioni sul proprio corpo che le hanno messe a disagio, mentre addirittura il 40% ha subito contatti fisici indesiderati e il 43% ha ricevuto avance esplicite. Circa il 70% del campione ha dichiarato di aver ascoltato battute sessiste o volgari, rivolte a loro stesse o ad altre donne, sul posto di lavoro: quest’esperienza è stata sperimentata soprattutto dalle lavoratrici che non hanno un partner stabile o che lavorano in aziende con meno di 49 dipendenti.

“Questi dati evidenziano una situazione preoccupante e inaccettabile all'interno delle aziende italiane, sottolineando la necessità di una seria riflessione. Il luogo di lavoro rappresenta il contesto principale della vita quotidiana, dove le persone si incontrano e interagiscono in modo più profondo e continuo nel tempo. Pertanto questi episodi impattano in maniera significativa sul benessere di chi li subisce e anche di chi vi assiste”, ha commentato Debora Moretti di Fondazione Libellula.

Il luogo di lavoro non è un ambiente sicuro neanche per le zone che ricoprono ruoli apicali: il 79% delle dirigenti e il 76% delle manager è stata oggetto o ha ascoltato delle battute sessiste o volgari verso altre donne, rispetto alla media di circa il 70%. E se parliamo poi dei contatti fisici indesiderati, la percentuale media del campione (40%) cresce fino al 47% per le dirigenti e al 54% per le imprenditrici. Ma forse l’aumento più significativo si riscontra sui dati riguardanti le avance esplicite indesiderate (43%), di cui sono state vittime il 64% delle imprenditrici e il 54% delle dirigenti, e le richieste di natura sessuale non gradite o non sollecitate (27%), che hanno riguardato il 45% delle imprenditrici e il 35% delle dirigenti.

La persistente discriminazione e molestia sul posto di lavoro nei confronti delle donne con ruoli di potere evidenzia un grave problema culturale e strutturale: l'Italia si attesta stabilmente all'ultimo posto in Europa da oltre un decennio per quanto riguarda la parità di genere, in relazione ad esempio alla segregazione lavorativa o alla partecipazione ai processi decisionali. “È dunque urgente un intervento deciso per contrastare questa realtà, promuovendo politiche aziendali rigorose contro la violenza di genere e creando una cultura organizzativa che favorisca il rispetto e l'inclusione. Per questo motivo abbiamo deciso di chiamare questa Survey 'Ti tocca', perché è giunto il momento che ognuno s’assuma la responsabilità di queste situazioni e inizi, nel proprio piccolo, ad agire per il cambiamento”, ha concluso Moretti.

I 5 consigli di Fondazione Libellula

Fondazione Libellula ha formulato cinque consigli per prevenire e contrastare la violenza di genere sul posto di lavoro:

1. Chiedi che vengano attuati progetti di sensibilizzazione e formazione per tutto il personale su come riconoscere gli stereotipi e le discriminazioni che abbiamo interiorizzato e su come queste possano tramutarsi in micro-aggressioni più o meno consapevoli.

2. Informati su quali sono gli strumenti a disposizione in azienda: esiste una policy anti-molestie? È stata condivisa? C’è uno sportello o una Consigliera di Fiducia da poter contattare in caso di dubbio o segnalazione?

3. Fai sentire il tuo sostegno a una neo-mamma che ritorna al lavoro dopo il congedo di maternità, fai lo stesso con un neo-papà. Proponi un’attività per supportare la genitorialità condivisa.

4. Viviti come parte attiva del cambiamento: in alcune aziende, come quelle del Network Libellula, è possibile ricevere una formazione specifica su queste tematiche per diventare ambassador.

5. Contatta lo Sportello L.E.I. che Fondazione Libellula ha dedicato alle lavoratrici in cerca di ascolto e orientamento per casi di discriminazioni, molestie e violenze.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)