Il biglietto unico per Padova e le città limitrofe dedicato ai turisti non accontenta proprio tutti

Per il sindaco di Montegrotto, il suo Comune e altri quattro sono esclusi. La Provincia precisa: non riguarda la riorganizzazione dell’area termale

Il biglietto unico per Padova e le città limitrofe dedicato ai turisti non accontenta proprio tutti

A fine luglio la Provincia di Padova e il Comune di Padova, in accordo con Busitalia Veneto e con il Consorzio Dmo, hanno istituito dei biglietti pluri-giornalieri per l’utenza congressuale diretti in zona Fiera e per i turisti che passano dalla Città del Santo, ma aperti anche a scoprire le realtà circostanti. Due le formule che partiranno dal prossimo 1° settembre: biglietto turistico valido tre giorni al costo di 12,50 euro e uno da cinque giorni al costo di 21 euro e saranno validi per arrivare ad Abano Terme, Albignasego, Cadoneghe, Limena, Noventa Padovana, Ponte San Nicolò, Rubano, Saonara, Selvazzano Dentro, Vigodarzere, Vigonza e Villafranca Padovana. «In considerazione dei recenti dati formidabili del turismo a Padova, – aveva dichiarato Vincenzo Gottardo, vicepresidente della Provincia e anche consigliere delegato ai trasporti – è fondamentale offrire un trasporto pubblico efficiente e accessibile, al fine di migliorare l’esperienza dei turisti e promuovere uno sviluppo sostenibile». Tutti soddisfatti? Non proprio. L’alzata di scudi arriva da Riccardo Mortandello, primo cittadino del Comune di Montegrotto: «Il ticket unico turistico coinvolgerà solo la città di Abano escludendo Montegrotto Terme, Galzignano Terme, Battaglia Terme e Teolo, di fatto tre Comuni termali su quattro e tutto l’ambito dei colli Euganei. Vengono inoltre smentiti tutti i buoni propositi annunciati dalla Provincia in merito ai trasporti tra terme e Padova, e tra terme e Colli, durante l’incontro della settimana scorsa (di metà luglio, ndr) dove il vice presidente Gottardo affermò l’esigenza di creare urgentemente un tavolo di lavoro legato alle tematiche». Un’azione che, secondo il cittadino, spaccherebbe il comprensorio termale senza dare possibilità ai turisti di visitare luoghi d’eccellenza come il Museo del termalismo antico e del territorio, gli scavi archeologici di Montegrotto, Villa dei Vescovi a Torreglia, il museo della navigazione fluviale, il castello del Catajo di Battaglia Terme, l’Abbazia di Praglia, o il borgo medievale e la casa del Petrarca ad Arquà Petrarca. A gettare benzina sul fuoco è la stessa Provincia con un nota di chiarimento: «Questi titoli di viaggio sono stati introdotti all’unico scopo di agevolare l’utenza congressuale e turistica che gravita su Padova, come da interlocuzioni con Dmo e il concessionario dei trasporti Busitalia. Questi titoli di viaggio esulano invece completamente dal recente dibattito sulla riorganizzazione e dai collegamenti all’interno dell’area termale e con la città capoluogo, del quale non si è mai fatto menzione».

La nuova Casa dell’acqua debutta a Pontelongo

Lunedì 31 luglio, a Pontelongo, in pazza del Popolo, è stata inaugurata la nuova Casa dell’acqua che erogherà acqua della rete locale refrigerata, liscia, gassata e leggermente gassata. Rispetto al consumo di acqua in bottiglia, la struttura consentirà di produrre meno rifiuti di plastica, con un risparmio economico complessivo per i cittadini-utenti di circa 22 mila euro all’anno. Il costo è di 5 centesimi a litro e si possono usare monete o tessere pregate.

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