La Valsugana verso il passaggio allo Stato
È la richiesta dei sindaci dell’Alta Padovana per il principale collegamento tra Padova, Bassano e Trento. Una strategia unitaria per snellire il traffico e renderla più efficiente
La Valsugana diventi una strada di totale competenza statale, in modo da facilitare gli interventi lungo il suo tracciato. La richiesta è dei sindaci dell’Alta Padovana il cui territorio comunale è percorso da questa arteria, principale collegamento tra Padova e Bassano del Grappa nonché tra Bassano e Trento. Dopo la realizzazione di un nuovo ponte sul fiume Brenta l’anno scorso, questo desiderio sembra materializzarsi sempre più. Tanto che gli stessi primi cittadini si sono confrontati sul tema a Curtarolo il 19 luglio, con alcuni parlamentari della maggioranza di Centrodestra originari della zona; presenti pure i consiglieri regionali Luciano Sandonà ed Elisa Cavinato. Il primo risultato è stata la costituzione di un tavolo tecnico di lavoro per avere uno sguardo unitario: «Vorremmo che tutto il tratto di nostro interesse passasse ad Anac – esordisce Martina Rocchio, sindaca del Comune ospitante – Il confronto con i due senatori Antonio De Poli e Andrea Ostellari, nonché con il sottosegretario al ministero delle Politiche agricole Massimo Bitonci, è stato proficuo: il passaggio si concretizzerà quanto prima, forse già dal prossimo autunno». I tre parlamentari hanno dichiarato di andare avanti con l’iter nelle opportune sedi della Presidenza del Consiglio dei ministri. L’iniezione di fiducia viene anche dall’apertura del viceministro dei Trasporti e delle infrastrutture Edoardo Rixi: «Ci ha risposto subito e questo ci ha dato ulteriore slancio – continua Rocchio – Pertanto potremo partire al più presto con uno studio di fattibilità con i relativi sopralluoghi da parte dello stesso ministero. L’impegno congiunto mio e di tutti i colleghi interessati è di snellire il traffico presente, ciascuno secondo le esigenze del proprio territorio: rotatorie, sottopassi, operazioni di messa in sicurezza. A Curtarolo, per esempio, dobbiamo rivedere l’immissione dei veicoli nella Valsugana». Le altre realtà coinvolte sono Campo San Martino, San Giorgio in Bosco, Cittadella e Fontaniva. «Anche noi abbiamo punti molto critici – aggiunge l’omologo di San Giorgio Nicola Pettenuzzo – Il grande incrocio con la Sp 58 che porta a Villa del Conte, ma soprattutto i collegamenti con le due zone industriali a sud e a nord del nostro territorio, che attualmente rallentano la circolazione. Questo, in particolare al confine con Cittadella».