La crisi venezuelana investe l’America Latina

L’ambasciatrice Ue è stata espulsa a fine febbraio a causa delle sanzioni imposte al Paese. La Colombia ha promosso un decreto per regolarizzare i migranti venezuelani, mentre nella repubblica di Trinidad e Tobago si trovano tra i 25 e i 40 mila migranti. Tante le criticità per chi sbarca nell’isola

La crisi venezuelana investe l’America Latina

Questo inizio 2021 ha già portato a importanti cambiamenti che influiranno sulla crisi umanitaria del Venezuela. L’ambasciatrice Ue è stata espulsa a fine febbraio a causa delle sanzioni imposte al Paese. A gennaio, inoltre, Donald Trump ha promulgato un decreto che non permetterà di espellere dagli Stati Uniti i venezuelani per un anno e mezzo. E in Colombia il presidente Iván Duque ha promosso una bozza di decreto per consentire a quasi un milione di persone lo Statuto temporaneo di protezione per i migranti venezuelani (Etpv), così da regolarizzare la loro permanenza nel paese.

Diversa la situazione nella repubblica di Trinidad e Tobago, lontana appena 11 chilometri dal Venezuela. Dalla città venezuelana di Güiria i migranti partono via mare con la speranza di raggiungere Trinidad. Nella piccola repubblica (circa 1,4 milioni di abitanti) si trovano, a seconda delle fonti, tra i 25 e i 40 mila venezuelani: un dato contenuto in termini assoluti, ma rilevante se si considerano le dimensioni ridotte di questo paese.

Le criticità per i migranti che sbarcano nell’isola sono diverse. A partire dal fatto che Trinidad e Tobago non ha istituito alcuno status speciale per i venezuelani, colpiti da una violenta crisi umanitaria. Inoltre, lo Stato non ha un quadro giuridico aggiornato per affrontare la situazione dei rifugiati, sebbene su questa materia sia comunque riuscita ad elaborare una politica, adottata nel 2014, grazie all’aiuto di istituzioni come l’Unhcr, l’ong Living Water Community e il ministero della Sicurezza nazionale. In molti casi, in ogni caso, i venezuelani presenti sull’isola non riescono a regolarizzare la propria situazione. E i problemi sono ancora più grandi per i bambini rifugiati e richiedenti asilo, che non godono di protezione, come dimostra quanto accaduto a novembre 2019, quando 25 venezuelani, tra cui 16 minori d’età, sono stati riportati nel proprio paese su due piccole canoe.

L’andamento delle partenze lascia presagire che la situazione sarà sempre più difficile da gestire, tanto che le Nazioni Unite prevedono che i migranti dal Venezuela saranno più di 6 milioni entro fine anno. Da Güiria, del resto, le partenze continuano. E il 12 dicembre 2020 sono affogate 28 persone, tra le quali anche alcuni bambini. Una situazione favorita dalle organizzazioni che si occupano di tratta di esseri umani proprio verso Trinidad e Tobago, come rivelato da un’inchiesta di InSight Crime pubblicata a metà febbraio.

L’articolo integrale di Diego Battistessa (da Cúcuta, Colombia), "Crisi Venezuela: la situazione dei migranti scuote l’America Latina", può essere letto su Osservatorio Diritti.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)