Libia, in arrivo in Italia 97 profughi evacuati dai centri di detenzione

Molti sono stati vittime di torture e altri gravi maltrattamenti. Tra di loro anche alcune persone particolarmente fragili dal punto di vista sanitario. Il loro arrivo in Italia è reso possibile dal protocollo firmato tra i ministeri di Interno ed Esteri, Unhcr, Arci, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche e Inmp

Libia, in arrivo in Italia 97 profughi evacuati dai centri di detenzione

Via dalla Libia e dall’inferno dei centri di detenzione. Arriveranno oggi pomeriggio all’aeroporto di Fiumicino i 97 profughi evacuati con i corridoi umanitari. Molti sono stati vittime di torture e altri gravi maltrattamenti.  Tra di loro anche alcune persone particolarmente fragili dal punto di vista sanitario. Provenienti dai diversi paesi africani (Eritrea, Etiopia, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sudan e Sud Sudan), dalla Palestina e dalla Siria, i rifugiati verranno ospitati in diverse regioni italiane e, secondo il modello consolidato dei corridoi umanitari, subito avviati verso l’integrazione: per i minori, grazie alla scuola, e per gli adulti, grazie all’apprendimento della lingua italiana e all’inserimento nel mondo lavorativo. Il loro arrivo in Italia è reso possibile dal protocollo firmato lo scorso dicembre da Ministero dell’Interno, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, UNHCR - Agenzia ONU per i Rifugiati, Arci, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche e INMP, che permetterà a 1500 rifugiati e persone, che necessitano di protezione internazionale, di essere evacuati dalla Libia all’Italia nell’arco di tre anni. 

Per il loro arrivo è prevista alle 15.30 di martedì una conferenza stampa al T5 di Fiumicino con UNHCR, Arci, Comunità di Sant’Egidio,  Laura Lega, capo del Dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione del Ministero dell’Interno, e qualcuno, al momento non si sa chi, del ministero degli Esteri. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)