Mafie. Firmate al Viminale 6 convenzioni per l’assegnazione di immobili sottratti alla criminalità

Le intese sono state firmate dal direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, Bruno Corda, con l'associazione Cerchi d'Onda, la Comunità di Sant'Egidio, l'associazione Earth, l'associazione Unione Sociale - Social Union, la cooperativa sociale il Tetto Casal Fattoria, la Diaconia Valdese Csd

Mafie. Firmate al Viminale 6 convenzioni per l’assegnazione di immobili sottratti alla criminalità

Oggi al Viminale, in presenza del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, sono state sottoscritte 6 convenzioni per l'assegnazione diretta a enti del Terzo settore di immobili sottratti alle mafie, che verranno utilizzati per finalità sociali. Le intese sono state firmate dal direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, Bruno Corda, con l'associazione Cerchi d'Onda, la Comunità di Sant'Egidio, l'associazione Earth ODV, l'associazione Unione Sociale - Social Union, la cooperativa sociale il Tetto Casal Fattoria, la Diaconia Valdese CSD.

"Le convenzioni sottoscritte stamane testimoniano il ruolo fondamentale delle organizzazioni del Terzo settore, perché anche grazie al loro contributo è possibile dare nuove vita ai beni confiscati per far fronte ai bisogni della comunità - ha dichiarato il Ministro Piantedosi -. Un risultato frutto del complesso e prezioso lavoro dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che negli anni ha assegnato più di 23.700 beni immobili e 2.220 aziende per attività di interesse generale. Restituire ai cittadini un bene appartenuto alla criminalità organizzata significa dare un segnale concreto della presenza delle Istituzioni sui territori e consente al contempo di sottrarre ai sodalizi criminali fonti di sostegno e strumenti di espansione nel tessuto economico e sociale. Il modello a cui ci siamo ispirati è quello di un sistema in grado di conciliare il riuso di questi beni con lo sviluppo di concrete progettualità a vantaggio della collettività".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)