Migranti, Lamorgese: "Cresce il numero di minori non accompagnati in accoglienza"

I minori stranieri non accompagnati presenti nelle strutture finanziate dal ministero dell'Interno sono 4.082. E alla data del 18 maggio risultano presenti negli hotspot 732 migranti, 49.759 nei Centri di prima accoglienza (Cpa) e 25.589 persone nel Sai, il sistema di accoglienza e integrazione. Militari come in Spagna? La ministra: "I confini marittimi sono diversi"

Migranti, Lamorgese: "Cresce il numero di minori non accompagnati in accoglienza"

"Alla data del 18 maggio risultano presenti negli hotspot 732 migranti, 49.759 nei Centri di prima accoglienza (Cpa) e 25.589 persone nel Sai, il sistema di accoglienza e integrazione". Lo ha detto la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, durante l'audizione in Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen.

Quanto ai minori non accompagnati, ha sottolineato la ministra, "purtroppo è un problema in crescita e devo dire che il sistema di accoglienza non è gestito esclusivamente dal ministero dell'Interno perché concorre anche l'azione degli enti locali a cui per legge va una competenza specifica".
I minori stranieri non accompagnati presenti alla data del 30 aprile 2021 nelle strutture finanziate dal ministero dell'Interno, ha detto Lamorgese, "risultano 4.082, di cui 97 nelle strutture temporanee affidate dai prefetti, 196 nei Centri di prima accoglienza e 3.789 nella rete Sai".

Militari come in Spagna? "I confini marittimi sono diversi"

La questione nell'enclave di Ceuta, dove la Spagna ha inviato militari per fronteggiare l'arrivo di migranti dal Marocco, "è completamente diversa". Lo ha aggiunto la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo a una domanda durante l'audizione in Comitato Schengen.
"Noi ci siamo comportati come la Spagna. Anche noi - sottolinea la ministra - abbiamo messo 200 militari in Friuli, abbiamo operato e stiamo facendo i pattugliamenti congiunti. L'Europa ha messo i pattugliamenti congiunti anche ai confini con la Serbia e il numero è diminuito anche per questo. Non si puo' dire quindi 'Mentre la Spagna ha messo i militari, il Viminale invece cosa fa?' Se voi mi date un consiglio dove mettere i militari in mare forse riusciamo a risolverlo prima il problema, ma il problema è che purtroppo i confini marittimi sono assolutamente diversi da quelli terrestri".

Al lavoro per riattivare l'accordo di Malta

La ministra ha poi annunciato: "Con la Francia e la Germania stiamo lavorando per riattivare il processo di Malta, e io spero davvero che a breve riusciremo a portare un protocollo di intenti tra questi Paesi che possa dare aiuto anche al nostro Paese, nel momento in cui andiamo incontro all'estate e in cui il patto Asilo-Immigrazione non ha ancora visto la luce. Ci vorrà ancora tempo per limare tutti gli aspetti su cui non abbiamo chiarezza e comunque non condivisi da noi".

"Sul piano tecnico - ha aggiunto - abbiamo attivato questa operazione" con Francia e Germania "che rappresentano i Paesi che maggiormente hanno contribuito all'accordo di Malta. E voglio ricordare anche che fino a quando non c'è stato il Covid l'accordo ha funzionato, dopodichè il Covid ha inciso anche sulla ripartizione" dei migranti "perchè ovviamente c'è stato un fermo di quelli che sono i principi di solidarietà".(DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)