Migranti. Il Garante nazionale monitora le condizioni del Cpr di Trapani

Una delegazione del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha effettuato mercoledì scorso una visita al Centro di permanenza. Attenzione particolare a un cittadino straniero, per il quale la Corte di Strasburgo aveva chiesto condizioni adeguate, e a ripercorrere il periodo detentivo del giovane che poi si è tolto la vita nel Cpr di Ponte Galeria

Migranti. Il Garante nazionale monitora le condizioni del Cpr di Trapani

Una delegazione del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, guidata dal professor Mario Serio, ha effettuato mercoledì scorso una visita al Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) di Trapani.

“La struttura – scrive una nota del Garante -, al momento della visita, ospitava 28 persone tra cui il cittadino straniero che la Corte europea dei diritti umani ha chiesto al nostro Paese di trasferire in una struttura più adatta ai suoi bisogni. Con la stessa decisione sulla misura provvisoria (interim measure) la Corte di Strasburgo ha chiesto all’Italia di adottare ogni altra misura mirante a garantire, all’interno del Centro di Trapani, condizioni adeguate ai sensi dell’art. 3 Cedu”.

La delegazione del Garante ha personalmente incontrato una quota di ospiti che fino a quel momento aveva scelto di rimanere negli spazi danneggiati dall’incendio e che successivamente ha accettato di trasferirsi in spazi più idonei.
“La visita – continua la nota del Garante - ha avuto particolare scrupolo nel verificare la condizione durante il periodo detentivo, del cittadino straniero che poi si è tolto la vita al Cpr di Ponte Galeria. È stata inoltre dedicata massima attenzione alla disamina di tutta la documentazione psico-socio-sanitaria rilevante, per consentire di valutare gli interventi effettuati nei suoi confronti”.

“Questa visita, che fa seguito a quella già effettuata al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Roma, prelude ad altre, imminenti, ad ulteriori Cpr anche presenti nel territorio siciliano – conclude il Garante -. Risulta, infine, che sia stato tempestivamente eseguito il trasferimento ad altra struttura del cittadino straniero ricorrente avanti alla Corte di Strasburgo”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)