Processo nave Iuventa, il Pm chiede l’archiviazione. Amnesty: “Stop all’abuso di procedimenti penali e accuse”

Ieri, durante il processo Iuventa, il pubblico ministero del tribunale di Trapani ha riconosciuto che le accuse contro i membri dell'equipaggio dovrebbero essere ritirate e chiesto che la motonave venga dissequestrata. De Pieri: “Ammiriamo la determinazione di coloro che sono all'opera per contrastare gli orrori che si verificano nel Mediterraneo. I loro atti di solidarietà verso rifugiati e migranti dovrebbero essere esaltati e mai puniti”

Processo nave Iuventa, il Pm chiede l’archiviazione. Amnesty: “Stop all’abuso di procedimenti penali e accuse”

Ieri, durante il processo Iuventa, il pubblico ministero del tribunale di Trapani ha riconosciuto che le accuse contro i membri dell'equipaggio dovrebbero essere ritirate e chiesto che la motonave venga dissequestrata e restituita ai proprietari. Sulla decisione del Pm è intervenuta Elisa De Pieri, ricercatrice di Amnesty International, che ha dichiarato: “Accogliamo con favore la buona notizia di oggi: il pubblico ministero del tribunale di Trapani ha chiesto l'archiviazione del caso contro tutti i membri dell'equipaggio della Iuventa e gli altri difensori dei diritti umani che avevano operato sulle navi di soccorso gestite da Medici Senza Frontiere e Save the Children”.

Il caso Iuventa

Nel 2017 le autorità italiane hanno avviato un’indagine contro i membri dell'equipaggio della nave Ong Iuventa, impegnata in missioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. L’accusa era quella di agevolare l'immigrazione irregolare in Italia dalla Libia, complici degli scafisti, con il rischio di dover scontare fino a 20 anni di prigione.

Le udienze, nell'ambito del procedimento legale iniziate nel maggio 2022, sono andate avanti fino a quella di ieri. Sabato 2 marzo la corte di Trapani prenderà una decisione in merito alla possibile incriminazione dell'equipaggio della Iuventa e di altri membri di Medici Senza Frontiere e Save the Children.
Nel 2020, Amnesty International ha lanciato una campagna mondiale  di solidarietà chiedendo al pubblico ministero italiano di lasciar cadere le accuse contro i membri dell'equipaggio della Iuventa.

Amnesty: “Basta con l’abuso di procedimenti penali e le accuse per ostacolare i salvataggi”

Ricorda De Pieri: “L'equipaggio della Iuventa ha affrontato sei anni e mezzo di procedimenti giudiziari con inalterata grazia e resilienza e siamo lieti che ci sia ora una nuova speranza che il caso venga finalmente archiviato. La nave Iuventa ha salvato più di 14 mila vite, incluse quelle di minorenni, e il suo equipaggio lo ha fatto rispettando la legge del mare”.

“Sollecitiamo le autorità a smettere di abusare dei procedimenti penali e delle accuse di agevolazione dell'immigrazione irregolare per ostacolare le attività di salvataggio – ha concluso -. Le vite umane devono essere sempre al primo posto. Ammiriamo la determinazione dell'equipaggio della Iuventa e di coloro che sono all'opera per contrastare gli orrori che si verificano nelle pericolose acque del Mediterraneo. I loro atti di solidarietà verso rifugiati e migranti dovrebbero essere esaltati e mai puniti. Senza di loro, il già terrificante bilancio dei morti nel Mediterraneo centrale sarebbe solo destinato a peggiorare”.
Dall’inizio delle udienze nel maggio 2022 Amnesty International segue il procedimento come osservatore internazionale, al fianco dei difensori dei diritti umani.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)