Riabilitazione Long Covid. Nato a Padova il CERTTT. Lanzarin; "Attivata una rete moderna e multidisciplinare. Andrà estesa a tutto il Veneto"

La sanità veneta, anche a seguito della necessità di prendere in carico e gestire i pazienti con patologie post acute legate al Covid 19, il cosiddetto “long Covid”, si è dotata di un’organizzazione specifica, realizzata con l’utilizzo delle tecnologie più moderne. 

Riabilitazione Long Covid. Nato a Padova il CERTTT. Lanzarin; "Attivata una rete moderna e multidisciplinare. Andrà estesa a tutto il Veneto"

Si tratta del Centro Regionale per le Tecnologie della Teleriabilitazione e il Termalismo (CERTTT), affidato dalla Regione all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Padova e presentato oggi, alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, del DG dell’AOUI Giuseppe Dal Ben e del referente del Progetto, il prof Stefano Masiero dell’UOC di Riabilitazione Ortopedica.

“Non appena si è potuto verificare che il Covid lasciava strascichi anche gravi nelle persone colpite – ha detto Lanzarin – abbiamo subito pensato, e quindi realizzato, un’organizzazione in piena regola che potesse seguirli, curarli, aiutarli con tutte le più moderne tecnologie, compresa la teleriabilitazione. Ringrazio l’Azienda Patavina per essersi subito messa a disposizione per realizzare il progetto, che ora andrà esteso a tutte le aziende sanitarie pubbliche e alle strutture private accreditate, termali e non, della Regione. Abbiamo anche l’intenzione di allargare questo modus operandi anche alle patologie croniche”.

Elementi innovativi del progetto sono: supportare la continuità di cura ancheper favorire la dimissioneecapillaritàdella presa in carico riabilitativa, ampliare l’offerta di cura a nuovi settingper rafforzare la rete territoriale di presa in carico del paziente con disabilità, stimolare una maggiore multidisciplinarietàper una presa in carico più completa, utilizzare gli strumenti tecnologici e digitali d’avanguardia integrandole con i servizi esistenti Sviluppare un’azione di empowerment del pazienteresponsabilizzandolo all’automonitoraggio e alla segnalazione precoce delle evoluzioni sindromiche.

“Il valore aggiunto del CRTTT – ha aggiunto Lanzarin – è incentivare lo sviluppo dell’innovazione tecnologica  e della digitalizzazione con un nuovo modello di presa  in carico riabilitativa dei pazienti con disabilità funzionale neuromotoria, neuropsicologica, comportamentale, psicologica e comunicativa partendo dai pazienti con sintomi post-covid, utilizzando le nuove tecnologie come la telemedicina e teleriabilitazione, garantire universalità, eguaglianza ed equità di accesso alle cure riabilitative, integrare tutti i professionisti operanti nelle strutture riabilitative di degenza, i servizi territoriali e socio-sanitari e le strutture termali venete, in un connubio virtuoso tra pubblico e privato, per una migliore omogeneità, assistenza e appropriatezza dei servizi. Una vera squadra – ha concluso – la cui forza è ancora una volta la multidisciplinarietà e la disponibilità di tecnologie avanzate”.

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Fonte: Comunicato stampa