Salute mentale: al ministero istituito un tavolo tecnico

Istituito presso la direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, con decreto della sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa. "Uno strumento per organizzare al meglio assistenza e cura"

Salute mentale: al ministero istituito un tavolo tecnico

È stato istituito un tavolo tecnico sulla salute mentale presso la direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, con decreto della sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa. Il tavolo, in particolare, ha il compito di predisporre linee guida, linee di indirizzo e documenti scientifici, compresi gli accordi sanciti in sede di Conferenza Stato-regioni e Conferenza unificata, e di verificare l'appropriatezza e la qualità dei percorsi di trattamento e riabilitazione erogati per i disturbi mentali. Lavorerà, inoltre, per individuare e affrontare, alla luce dei dati del sistema informativo salute mentale, l'esistenza di eventuali criticità nei servizi territoriali e, a tal fine, elaborerà proposte per il loro superamento. E ancora, proporrà azioni operative e normative per favorire l'attuazione dei "più appropriati modelli di intervento per la diagnosi, la cura e la riabilitazione psicosociale dei portatori di disagio psichico", finalizzati alla riduzione dei trattamenti sanitari obbligatori (Tso) e volontari, la contenzione meccanica e quella farmacologica/chimica.

"Considero l'istituzione di questo tavolo una buona notizia e un ottimo punto di partenza per un lavoro delicato e complesso- commenta la sottosegretaria Zampa- La salute mentale costituisce parte integrante della salute e del benessere generale, così come definita anche dall'Organizzazione mondiale della sanità. È uno strumento che aiuterà ad organizzare al meglio i servizi deputati all'assistenza e alla cura delle patologie mentali, la cui crescente diffusione comporta un elevato carico di disabilità e di costi economici e sociali per le persone colpite e per le loro famiglie". Il tavolo di lavoro ha la durata di tre anni ed è composto da persone che rappresentano Istituzioni, realtà organizzate, società scientifiche e portatrici di interesse del mondo della salute mentale.

"È necessario garantire maggiori investimenti nel campo della salute mentale- prosegue Zampa- e offrire migliore accesso alle cure per tutti e ovunque. Dobbiamo batterci contro i pregiudizi verso le persone affette da disturbi mentali: sono donne, uomini, bambini e adolescenti, di cui dobbiamo prenderci cura per restituirli a una vita autonoma e piena. Indirizziamo le nostre azioni verso una salute mentale di comunità, attraverso servizi di prossimità, investendo nella sanità territoriale e mettendo sempre al centro la persona, perché senza salute mentale non può esserci salute". Il decreto della sottosegretaria Zampa sostituisce il decreto del ministro della Salute del 24 gennaio 2019 e il decreto del direttore generale della prevenzione sanitaria del 17 giugno 2019.

Fanno parte del tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale: la dottoressa Liliana La Sala, direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute; la dottoressa Maria Assunta Giannini, direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio del ministero della Salute; il dottor Emanuele Bottosso, direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute; il dottor Gianluca Voglino, direzione generale delle professioni e delle risorse umane del servizio sanitario nazionale del ministero della Salute; la dottoressa Miriam Di Cesare, direzione generale della digitalizzazione, dei sistemi informativi e di statistica del ministero della Salute; la dottoressa Chiriano Rossella, del ministero del Lavoro e delle politiche sociali; il professor Raffaele Ciambrone, ministero dell'Istruzione; il dottor Angelo Picardi, Istituto superiore di sanità.

Fanno ancora parte del tavolo: il dottor Giovanni Diana, Agenzia italiana del farmaco; il dottor Fabrizio Starace, Società italiana di epidemiologia psichiatrica; la dottoressa Antonella Costantino, Società italiana di neuropsichiatria infantile; il dottor Massimo Di Giannantonio, Società italiana di psichiatria; la dottoressa Daniela Rebecchi, Consiglio nazionale ordine psicologi; la dottoressa Cristiana Brandolin, Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche; Giovanna Parravicini, Consiglio nazionale assistenti sociali; la dottoressa Mila Ferri, Conferenza delle Regioni e Province autonome; la dottoressa Paola Sacchi, Conferenza delle Regioni e Province autonome; il dottor Massimo Rosa, Conferenza delle Regioni e Province autonome; il dottor Maurizio Mandolini, Associazione nazionale Comuni italiani; Giacomo Bazzoni, Associazione nazionale Comuni italiani.

Infine, partecipano al tavolo: Pierfranco Maffè, Associazione nazionale Comuni italiani; Gisella Trincas, Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale; Lina Tali Mattioli Corona, Associazione italiana tutela salute mentale; il dottor Angelo Fioritti, Collegio nazionale dei dipartimenti di salute mentale; la dottoressa Barbara Rosina, Fondazione nazionale assistenti sociali; la dottoressa Roberta Famulari, Federazione nazionale ordini di tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione; la dottoressa Rita Ardito, Consulta del Consiglio nazionale Ordine degli psicologi; il dottor Cesare Giovanni Moro, Società italiana di scienze infermieristiche in salute mentale; la professoressa Nerina Dirindin, esperto del Ministro; il dottor Giancarlo Rigon, neuropsichiatra infantile; il dottor Antonello D'Elia, Psichiatria Democratica. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)